Biathlon, Martin Uldal esplode e batte Johannes Boe nella sprint di Le Grand Bornand. Giacomel nei 10
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Una vittoria nel “salotto buono”. Allo Stade de biathlon Sylvie Becaert di Annecy-Le Grand Bornard (Francia), l’atmosfera è unica e nello stesso tempo la pista non è tra le più impegnative. Nella 10 km Sprint maschile odierna, gara valida per la terza tappa della Coppa del Mondo di biathlon 2024-2025, gli atleti hanno dovuto fare i conti solo con la pioggia che da un certo punto in poi ha iniziato a infastidire. (OA Sport)
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Partiamo dalla notizia, che pur non essendo del tutto sorprendente, lascia comunque il segno. Siamo in Francia: il comune di Annecy tramite il suo sindaco François Astorg, uno che evidentemente non vuole essere ambientalista solo a parole, ha annunciato che non sosterrà più la tappa di Coppa del Mondo di biathlon a Le Grand-Bornand per il periodo 2026-2030. (il Dolomiti)
Tanta l’attesa per i padroni di casa della Francia, autori di un inizio di stagione di altissimo livello, con ben due vittorie in staffetta. Entusiasmo a Le Grand Bornand, in Francia, dove parte domani la terza tappa della Coppa del Mondo di biathlon (FondoItalia.it)
Le Grand Bornand 2024 – La scheda. In Francia si chiude il primo trimestre di gare (Biathlon Azzurro)
Un ritorno quello della località francese nel grande biathlon dopo un anno di assenza: giovedì si inizia con la Sprint maschile, al via alle 14.20, e con quattro azzurri impegnati. Si apre in Francia, a Le Grand Bornand, la terza tappa della Coppa del Mondo di biathlon e ultimo atto del 2024. (NEVEITALIA.IT)
L’Italia si prepara a gettarsi a capofitto su quella che è la terza settimana consecutiva di gare nella Coppa del Mondo di biathlon. A dire la sua a poche ore dall’inizio delle danze è Jonne Kähkönen, tecnico finlandese della squadra femminile azzurra, il quale ai microfoni di Giorgio Capodaglio, inviato per Fondo Italia in Francia, fa il punto sui risultati dell’ultima settimana e si proietta verso le prossime gare. (FondoItalia.it)
Mentre in Italia si abbattano alberi secolari e si costruiscono infrastrutture faraoniche, in Francia c’è qualcuno che inizia a mettere fortemente in discussione il futuro dei grandi eventi sportivi. Soprattutto invernali. (Montagna.tv)