"Non è un caso che abbia ucciso per ultimo il padre, dopo il suo compleanno": analisi della strage a Paderno Dugnano
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Un 17enne, nella notte tra sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, ha ucciso suo fratello e i suoi genitori in casa a Paderno Dugnano (Milano). Intervistata da Fanpage.it, la psicologa clinica e criminologa forense Debora Gatto cerca di delineare un quadro psicologico del ragazzo nel tentativo di capire cosa possa averlo spinto a un gesto di questo tipo. (Fanpage.it)
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Per questo, come sostengo da tempo, dobbiamo essere in grado di tornare a una relazione basata sull’identificazione dell’altro, sul comprendere le ragioni dell’altro – che non significa dargli ragione – soprattutto figli e studenti”. (Il Fatto Quotidiano)
A sostenerlo è Giuseppe Lavenia, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, Gap e Cyberbullismo, commentando la tragedia di Paderno Dugnano, vicino Milano, dove un giovane di 17 anni ha confessato di avere ucciso il padre, la madre e il fratellino di 12 anni. (Tecnica della Scuola)
Nella notte tra sabato e domenica il 17enne ha ucciso suo padre Fabio, 51 anni, sua madre Daniela di 49 e il fratellino Lorenzo di 12, nella villetta di famiglia. A raccontare cosa è successo è stato lui stesso. (Sky Tg24 )
Solo tre parole, anch’esse piuttosto normali, si stagliano sullo sfondo: un certo malessere, un senso di estraneità sia rispetto alla famiglia sia rispetto al mondo, la solitudine. La strage di Paderno Dugnano – dove nella notte fra sabato e domenica un diciassettenne ha ucciso il fratello di 12 anni, la madre e il padre – ci lascia senza parole proprio nella sua dimensione di “normalità”, di una famiglia simile a tutte le altre. (Vita)
“Quello che emerge è soprattutto un’assoluta mancanza di empatia” e di “riconoscimento delle emozioni altrui”, per cui “anche di fronte alla sofferenza dell’altro è come se il cervello andasse in tilt”. (Servizio Informazione Religiosa)