Case automobilistiche, liquidità record e miliardi distribuiti ai soci. Ma ora pretendono aiuti pubblici
Aiuto! Aiuti! Un grido si leva dalle case automobilistiche di mezza Europa, alle prese con un calo di ricavi e profitti. La crisi c’è ed è pesante. I prezzi delle macchine sono alti, la domanda cala e, soprattutto, la Cina avanza. Costruisce macchine tecnologicamente più avanzate ma che costano meno. Nell’elettrico è ormai un dominio, in un decennio le case europee sono passate dall’essere l’avanguardia globale delle quattro ruote ad inseguire, nel tentativo di recuperare un ritardo ormai forse incolmabile. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri media
E ANFIA lancia un appello al Governo, affinché riveda il taglio del 80% al Fondo Automotive. In caso contrario, infatti, la situazione potrebbe precipitare. (Virgilio)
Tra le cause principali della crisi vi sono la riduzione dei fondi di supporto al settore e le sfide legate alla transizione ecologica. La produzione di veicoli è in calo da inizio 2024 e, secondo i dati diffusi da ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), la situazione per l’automotive nostrano potrebbe peggiorare senza un intervento tempestivo del Governo. (InvestireOggi.it)
L’industria automotive italiana ha subito un forte rallentamento nel 2024, con una diminuzione produttiva e un forte calo del fatturato, secondo gli ultimi dati ISTAT elaborati dall’ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica). (SicurAUTO.it)
Anzi, taluni fanno finta di non ricordare dove tutto questo è iniziato, ovvero... L’industria automotive europea sta ormai andando a pezzi ma la politica di Bruxelles non accenna a cambiare rotta. (Panorama)
Secondo quanto comunicato, la produzione domestica delle sole autovetture a settembre 2024 ammontava a circa 25 mila unità, in calo del 50,5% rispetto a settembre 2023. Il settore automotive italiano è in difficoltà e ANFIA, associazione nazionale filiera industria automobilistica, lancia l'allarme chiedendo al Governo di rivedere la decisione di tagliare dell'80% il Fondo Automotive. (HDmotori)
«Sono 25mila i posti di lavoro a rischio, che potrebbero diventare 50mila». La produzione, in calo dagli anni ’90, sta per mettere a referto il peggior risultato dal 1956. (Orticalab)