Elio Germano e il film su Berlinguer, un'epoca raccontata attraverso il cinema
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Elio Germano, fresco vincitore del premio come miglior attore alla Festa di Roma, si è confrontato con il regista Andrea Segre per raccontare "Berlinguer – La grande ambizione". Germano, ricordando le caricature di Berlinguer, ha sottolineato come il film vada oltre, cercando di narrare un'epoca e una parte della storia d'Italia. L'11 giugno 1984, Enrico Berlinguer si spense dopo essere stato colpito da un ictus durante un comizio per le elezioni europee, lasciando un vuoto in una parte del Paese che si sentiva orfana di una guida.
Il film "Arrivederci Berlinguer", disponibile su MYmovies ONE, racconta quei giorni di sgomento a Padova e il dolore collettivo del funerale di Berlinguer a Roma, il 13 giugno successivo. Andrea Segre, rispondendo alle parole di Nanni Moretti, ha definito quest'ultimo un "fantastico provocatore intellettuale". Moretti, durante una proiezione del film nel suo cinema Sacher, aveva affermato che Segre e Germano, se avessero avuto vent'anni nel 1973, avrebbero odiato il compromesso storico.
Segre ha ribadito che il suo Berlinguer non è ideologico, e ha interpretato le parole di Moretti come una provocazione. Il film ha superato la quota di un milione di euro nel weekend lungo, con temperature estive, e ha raggiunto il terzo posto al box office, dietro a "Venom - The last dance" e "Parthenope" di Paolo Sorrentino. Questo successo rappresenta una buona notizia per il regista veneziano, in viaggio verso Napoli.
"Berlinguer – La grande ambizione", uscito il giorno di Halloween, ha già incassato 1.184.109 euro. Il pubblico, composto non solo da vecchi comunisti nostalgici, ha accolto positivamente il film.