L’indagine sugli stupri di gruppo a Capodanno in piazza Duomo: «Erano giovani con bandiere di Palestina, Turchia, Iraq. Ci toccavano ovunque»
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La studentessa di Liegi: «Non importa quanto urlassimo, non c’era modo di liberarsi». I poliziotti «ci hanno detto chiaramente che non sarebbe servito a niente». Una agente donna «ha pianto dicendoci che era impotente di fronte a questa situazione». L’indagine della procura di Milano sui presunti stupri di gruppo a Capodanno in piazza Duomo parte dai testimoni. Gli inquirenti cercano l’uomo che secondo la studentessa di Liegi ha assistito agli abusi e ha aiutato le ragazze di nazionalità belga. (Open)
Ne parlano anche altre fonti
Mentre il sindaco Giuseppe Sala insiste nel suo esercizio di mutismo selettivo sull’indagine aperta dalla procura di Milano per violenze sessuali durante i festeggiamenti del Capodanno in piazza Duomo, tocca ai cacicchi milanesi del Partito Democratico prendere parola e metterci la faccia. (Liberoquotidiano.it)
«Stiamo ancora aspettando dal sindaco Beppe Sala e dalla sinistra milanese e lombarda delle parole di netta condanna per i fatti di Capodanno e le molestie denunciate dalle studentesse belghe su cui ora indagano Polizia e Procura di Milano». (il Giornale)
Mi spiace che ogni occasione sia buona per fare polemiche, certamente io non polemizzo in... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Milano – Le novità sulla notte di Capodanno e sugli episodi di violenza sessuale che avrebbero coinvolto una ventenne e altri cinque amici, tutti residenti in Belgio, arrivano dalla Procura che due giorni fa ha aperto ufficialmente il fascicolo con l’accusa di violenza sessuale di gruppo contro ignoti. (IL GIORNO)
La Procura fa chiarezza sul caso delle presunte molestie avvenute in piazza Duomo a Milano, la notte di Capodanno. Le aggressioni fisiche e sessuali di cui sarebbe stata vittima una studentessa di Liegi e alcuni suoi amici sarebbero riconducibili al fenomeno della «taharrush gamea» ossia le «molestie collettive» in segno di disprezzo per le donne. (leggo.it)
È l'ipotesi della Procura di Milano nell'indagine aperta in seguito alla denuncia, su un quotidiano online, della ragazza belga. (Tiscali Notizie)