L’indagine sugli stupri di gruppo a Capodanno in piazza Duomo: «Erano giovani con bandiere di Palestina, Turchia, Iraq. Ci toccavano ovunque»
La studentessa di Liegi: «Non importa quanto urlassimo, non c’era modo di liberarsi». I poliziotti «ci hanno detto chiaramente che non sarebbe servito a niente». Una agente donna «ha pianto dicendoci che era impotente di fronte a questa situazione». L’indagine della procura di Milano sui presunti stupri di gruppo a Capodanno in piazza Duomo parte dai testimoni. Gli inquirenti cercano l’uomo che secondo la studentessa di Liegi ha assistito agli abusi e ha aiutato le ragazze di nazionalità belga. (Open)
Ne parlano anche altre fonti
Le aggressioni fisiche e sessuali di cui sarebbe stata vittima una studentessa di Liegi e alcuni suoi amici che hanno trascorso il Capodanno in piazza Duomo a Milano sarebbero riconducibili al fenomeno della "taharrush gamea" ossia le "molestie collettive" in segno di disprezzo per le donne. (Tiscali Notizie)
Milano – Le novità sulla notte di Capodanno e sugli episodi di violenza sessuale che avrebbero coinvolto una ventenne e altri cinque amici, tutti residenti in Belgio, arrivano dalla Procura che due giorni fa ha aperto ufficialmente il fascicolo con l’accusa di violenza sessuale di gruppo contro ignoti. (IL GIORNO)
nell'indagine aperta in seguito alla denuncia, su un quotidiano online, della ragazza belga. (leggo.it)
Parole che in qualche modo hanno stanato il Pd, visto che in successione il capogruppo regionale Pierfrancesco Majorino ha dichiarato che «quanto è avvenuto a Milano, ancora una volta, nella notte di Capodanno, è di una gravità inaudita. (il Giornale)
Your browser does not support the video tag. 'Prima di parlare e dare giudizi bisogna avere degli elementi. (Virgilio)
Per ora neanche si parla di esprimere solidarietà alla ragazza belga, Laura Barbier, che anche ieri a “4 di sera” ha ripetuto di essere stata assaltata in piazza insieme alle sue amiche da decine di uomini, ma almeno i Dem riconoscono «l’oggettiva gravità dei fatti» e, sorpresa, ammettono che un problema sicurezza in città effettivamente esiste. (Liberoquotidiano.it)