Non sono quello che sono, Edoardo Leo e Ambrosia Caldarelli: “Un film per scardinare possesso e narcisismo"

"Il cinema? Deve porre delle domande. Oggi più che mai". Il regista e la protagonista raccontano nella nostra video intervista l'ambiziosa profondità di un film brutalista, nevralgico e altamente cinematografico. Nona regia, ottavo film di finzione per Edoardo Leo. Forse, anche quello più ambizioso, nonché la dimostrazione di una forte idea, sia narrativa che visiva, che arriva dopo un percorso lucido, e volutamente trasversale. (Movieplayer)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Un percorso artistico che non è cominciato con le luci della ribalta, ma in teatri dove erano otto in scena e quattro spettatori. Edoardo Leo è un ‘late bloomer’, uno che è emerso tardi. Guardando in controluce la sua storia d’autore e d’attore, si delinea chiaramente il profilo di chi racconta storie, sì per mestiere, ma anche e soprattutto per accendere una luce su fatti che ci riguardano da vicino. (Quotidiano di Sicilia)

Non sono quello che sono Advertisement (MilanoEvents.it)

E' uscito al cinema, il lungometraggio che trasporta la tragedia di Shakespeare nei primi anni 2000 e ultilizza il dialetto romano e napoletano. Nel cast oltre a Leo, Javad Moraqib, Ambrosia Caldarelli e Antonia Truppo (Sky Tg24 )

Non sono quello che sono, cosa sapere sul film di e con Edoardo Leo ispirato a Otello

Finalmente un uomo che comprende cosa significa il disagio delle donne in quanto donne. E per disagio intendiamo tutte quelle situazioni spiacevoli in cui spesso una donna si trova, da commenti volgari ad apprezzamenti non richiesti, fino a una vera e propria educazione impartita solo a lei in quanto ragazza e non al proprio fratello coetaneo. (Milleunadonna.it)

Iago, Otello, Desdemona sono purtroppo ancora tra noi. Ha solo bisogno di essere riletto esattamente com’è stato scritto, con la sola forza del dialetto a riportarlo al presente. (The Hot Corn Italy)

Un Otello in dialetto Edoardo Leo è alla sua nona regia con Non sono quello che sono, film in sala dal 14 Novembre con Vision Distribution. Razzismo, patriarcato, gelosia, possesso, inganno: nel suo racconto cinematografico, tratto da La tragedia di Otello di William Shakespeare, c’è tutto questo e non solo. (Artribune)