Anche gli italiani si sono stancati delle proteste dei giudici

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C'è stato un tempo in cui i cronisti chiamavano Antonio Di Pietro «la Madonna» e i giornalisti italiani facevano a gara a dipingere l'eroe del pool di Mani Pulite come un nuovo Garibaldi o un nuovo Robin Hood, con alcuni eccessi davvero grotteschi. Basta leggere l'ampia rassegna stampa che alcuni giornalisti non omologati come Filippo Facci hanno raccolto su quegli anni: dalle urla negli stadi («Di Pietro, sei meglio di Pelé»), a certe copertine dei settimanali nazionalpopolari grondanti saliva ("Di Pietro facci sognare“, Tv Sorrisi e canzoni, luglio 1992). (Tempi.it)

Su altre fonti

A indagare è il dottor Francesco Lo Voi, lo stesso procuratore, oggi a Roma, che, quando era a Palermo, si era occupato, con insuccesso, del ministro dell’Interno Matteo Salvini sul caso Open Arms. La notizia dell’inchiesta - "atto dovuto", ha precisato poi l’Anm – viene diffusa dalla presidente del Consiglio sui suoi social alla vigilia delle previste informative in Parlamento dei ministri dell’Interno, Piantedosi, e della Giustizia, Nordio, in programma per oggi ma poi saltate (peraltro, inizialmente sarebbe dovuto intervenire il solo titolare del Viminale, poi si è aggiunto anche il Guardasigilli). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La sceneggiata allestita da una parte della magistratura - la solita contro il ministro Nordio - è un fatto assai pericoloso perché esprime una postura poco rasserenante dei giudici. A maggior ragione se lo fanno con la Costituzione tra le mani. (Liberoquotidiano.it)

La fiducia dell'opinione pubblica nelle toghe è diminuita e la maggioranza di Giorgia Meloni, litigiosa su tanti punti, dopo il caso Almasri e il trasferimento dei migranti in Albania, si è compattata su quella che a inizio legislatura era la bandiera di Forza Italia. (Sky Tg24 )

Caso Almasri, l’ultima scintilla nell’arena della giustizia che cambia

Sabato ho partecipato all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario presso la Corte d’Appello di Bari, una cerimonia animata, quest’anno, a causa dei lavori in Parlamento sulla riforma della separazione delle carriere. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il premierato si è addormentato e corre voce che Meloni, dopo aver sperimentato in pratica che anche l’attuale premiership non è affatto debole, se solo è sorretta da volontà politica, si accontenterebbe di estendere a livello nazionale la legge elettorale delle regioni, con cui vengono eletti i governatori. (La Stampa)

Le lezioni andrebbero imparate: soprattutto dalla magistratura ma nondimeno dalla politica che cerca di riformarla. (il Giornale)