Un altro bavaglio: Nordio può punire i giudici “ribelli”
Arriva lunedì in Consiglio dei ministri la nuova norma-bavaglio studiata per punire i magistrati che si espongono in pubblico sui temi politici, a partire dall’immigrazione. Al primo punto del pre-Consiglio, la riunione preparatoria dei tecnici tenuta ieri a Palazzo Chigi, è stato discusso lo schema di decreto legge che introduce una modifica importantissima alla normativa … (Il Fatto Quotidiano)
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Secondo il Messaggero, sta per arrivare in Consiglio dei Ministri il provvedimento per cercare di limitare il fenomeno delle toghe politicizzate, che vorrebbero interferire nelle scelte (politiche) di un governo o di una maggioranza legittimati dal voto popolare imponendo la propria visione politica (non proprio quello che viene richiesto a un giudice, terzo e imparziale). (La Voce del Patriota)
Nella bozza del decreto legge in materia di Giustizia che sarà discusso lunedì prossimo in Consiglio dei ministri viene introdotta una norma che potrebbe prevedere azioni disciplinari per i magistrati che prendono posizione pubbliche su un argomento di cui si occupano o di cui si occuperanno. (La Stampa)
Una prima risposta arriva dal presidente della Corte Costituzionale. (La Stampa)
Se non rinunceranno a occuparsi dei fascicoli sulle stesse questioni, rischieranno sanzioni disciplinari (Il Fatto Quotidiano)
Questa volta scritto nero su bianco. Un ammonimento alle toghe “politicizzate”. (ilmessaggero.it)
O, ancora, se un magistrato esprime durante un convegno o un'intervista un'opinione su una riforma che riguarda un tema caldo, di cui si occupa per lavoro, dovrà rinunciare a trattare cause che riguardano la materia su cui si è espresso o la sentenza che è stata criticata. (L'HuffPost)