L’ Italia non molla l’Unifil: "Deve restare per la pace". E Meloni vola in Libano

Giorgia Meloni è in Medio Oriente, atterrata ieri notte direttamente da Bruxelles: prima leader occidentale in visita dopo lo scoppio del caso Unifil. Impossibile "per motivi di sicurezza", secondo il ministro della Difesa Guido Crosetto, una visita alla base Onu. Ma il programma di giornata, anche senza blitz in zona di guerra, già deborda di impegni. La missione in Giordania e in Libano cade a 24 ore dall’uccisione a Rafah del leader di Hamas Yahya Sinwar, che la premier ha subito commentato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri giornali

Dalla situazione umanitaria a Gaza alla stabilizzazione del confine israelo-libanese, passando per la sicurezza del personale Unifil e la crisi dei rifugiati siriani, fino agli sforzi del governo italiano per promuovere la fine delle ostilità. (Il Sole 24 ORE)

– Sostegno alla Giordania, partner “fondamentale” per la stabilità del Medio Oriente; aiuto umanitario a Gaza; sicurezza dei militari impegnati nelle missioni Unifil e Mibil in Libano. Bruxelles, 17 ott. (Agenzia askanews)

Al termine hanno tenuto le dichiarazioni congiunte alla stampa. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Beirut il Primo Ministro libanese Najib Mikati, presso il Palazzo del Governo. (Governo)

Meloni e re giordano, sforzi per cessate il fuoco e ostaggi

E cioè da dove, oggi, un Joe Biden al probabile ultimo atto sul palcoscenico europeo condividerà la parte in commedia con i “soli” Olaf Scholz, Emmanuel Macron e Keir Starmer. Prima da Re Abdallah II e poi da Najib Mikati, comunque a poco meno 500 chilometri dal confine tra Libano e Israele. (ilmattino.it)

Un incontro faccia a faccia con il sovrano, al quale è seguita una colazione di lavoro. "I due leader - spiega Palazzo Chigi in una nota (Secolo d'Italia)

Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. (Tuttosport)