Calenzano. “Mio fratello non c’è più, voglio vedere dove è morto”

Calenzano (Prato) — Nicola Cirelli arriva da Matera su una macchina scura, passa i controlli all’Eni, si ferma sul piazzale e accarezza la ghirlanda che è stata deposta qualche ora prima sul cancello. «Se non posso più avere mio fratello, voglio almeno vedere dove è morto», dice prima di entrare nello stabilimento sventrato dall’esplosione di tre giorni fa. Ci sono vetri ovunque, in lontananza si… (La Repubblica Firenze.it)

La notizia riportata su altre testate

I nomi dei cinque lavoratori sono stati accolti da un lungo applauso e da un minuto di raccoglimento. Tra i presenti anche la sindaca di Firenze Sara Funaro e il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. (La Repubblica Firenze.it)

In centinaia hanno partecipato alla manifestazione a Calenzano in seguito alla strage del deposito Eni. La manifestazione a Calenzano (Foto Germogli)Missing Credit A scendere in piazza Cgil, Cisl e Uil, che per oggi hanno indetto uno sciopero a livello provinciale, oltre a istituzioni, parenti e amici dei 5 lavoratori deceduti e molti cittadini della Piana Fiorentina. (LA NAZIONE)

È la procura di Prato, come anticipato da Repubblica, che indica un primo punto dell’inchiesta sull’esplosione avvenuta lunedì 9 dicembre nel deposito Eni di Calenzano (Firenze) e che ha causato cinque morti e ventisei feriti, tre dei quali ancora ricoverati in ospedale in gravi condizioni. (Il Fatto Quotidiano)

Calenzano, Fratoianni (Avs): ancora in piazza a piangere morti, basta

“Dobbiamo pretendere che vengano risparmiate le vite delle persone, non la manodopera”, ha detto il Sindaco di Calenzano. (Corriere TV)

Al grido di «Basta morti sul lavoro» oltre un migliaio di persone, con bandiere e striscioni, si sono radunate in piazza Vittorio Veneto sotto la sede del Comune di Calenzano vestito a lutto per la manifestazione e lo sciopero generale provinciale delle ultime quattro ore del turno indetto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. (Corriere della Sera)

Inaccettabile, perchè non è possibile che chi va la mattina a lavorare non ha la certezza di ritornare la sera dai propri cari”. – “Ancora una volta in piazza con i sindacati a piangere delle persone morte mentre lavoravano. (Agenzia askanews)