Medioriente, il governo italiano si divide sul mandato di arresto ai danni di Benjamin Netanyahu

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Milano Finanza INTERNO

Ultim'ora news 22 novembre ore 14 Il mandato d’arresto della Corte penale internazionale nei confronti del premier Benjamin Netanyahu l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant divide la politica italiana. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, registrando la puntata di Porta a Porta su Rai Uno ha chiarito che dato che l’Italia aderisce alla Corte penale internazionale, «se venissero in Italia Netanyahu e Gallant dovremmo arrestarli». (Milano Finanza)

Se ne è parlato anche su altri giornali

PUBBLICITÀ Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha definito "scandalosa" la decisione della Corte penale internazionale (Cpi) di emettere mandati di arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e per l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant. (Euronews Italiano)

Il governo in ordine sparso, ministri che si smentiscono l'un l'altro. Le polemiche però restano. (Adnkronos)

Il ministro della Difesa Crosetto: "Ritengo sia una sentenza sbagliata - dice -, che ha messo sullo stesso piano il presidente israeliano e il ministro della Difesa israeliano con il capo degli attentatori, quello che ha organizzato e guidato l'attentato vergognoso che ha massacrato donne, uomini, bambine e rapito persone a Israele, che è quello da cui è partita la guerra. (Il Giornale d'Italia)

Salvini ora dice che Italia non applicherà sentenza CPI: "Netanyahu qui benvenuto, non è criminale di guerra"

Per la premier italiana le motivazioni della Corte Penale Internazionale "dovrebbero essere sempre oggettive e non di natura politica". A parlare del mandato di arresto internazionale per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e per l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant è anche Antonio Tajani: "Noi rispettiamo e sosteniamo la Cpi ma siamo convinti che quello che deve svolgere sia un ruolo giuridico e non politico" (Sky Tg24 )

Ci dice che esiste ancora un diritto internazionale; che c’è un giudice all’Aja; che all’esercizio sregolato della forza ci sono ancora limiti giuridici. (il manifesto)

Matteo Salvini ha rotto il silenzio e le esitazioni diplomatiche del governo Meloni e ha preso posizione netta sul mandato d'arresto emesso dalla Corte penale internazionale nei confronti del premier israeliano Netanyahu, tra gli altri. (Fanpage.it)