L'omicidio confessato a Pomeriggio 5 e le colpe della Tv, ma lo spettatore ama guardare nell'abisso
Lorenzo Carbone che confessa a Pomeriggio 5 l'assassinio di sua madre davanti alle telecamere non è il primo caso di assassinio annunciato in o dalla Tv. In passato è già successo e ha scatenato identiche polemiche, in bilico su quel confine sottile e invisibile tra cosa dovremmo e cosa vorremmo vedere in Tv. (Fanpage.it)
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In quell'occasione, le telecamere continuarono a trasmettere le immagini dalla cucina di casa Scazzi perché quello era uno scoop, ma quanto vale uno scoop rispetto alla dignità umana che la cronaca nera dovrebbe sempre preservare? Quanto valeva il fatto che Federica Sciarelli avesse chiesto a Concetta se preferisse interrompere lì il collegamento televisivo quando era chiaro che una madre che apprende in quell'istante del ritrovamento del corpo della figlia non avesse di certo la capacità di esprimere al meglio le sue intenzioni, un po' come era successo a Maria De Filippi alla camera ardente di Maurizio Costanzo? Casi del genere, purtroppo, la televisione italiana li immortala spesso, come è successo a Pomeriggio Cinque lunedì 23 settembre, quando il cinquantenne Lorenzo Carbone ha confessato di fronte alle telecamere di aver ucciso la madre Loretta Levrini, 80 anni, trovata morta in casa a Spezzano di Fiorano domenica 22. (Vanity Fair Italia)
La giornalista ha sottolineato, ancora una volta, di "aver dato la notizia in tempo reale". (Fanpage.it)
Non sempre la cronaca e l’informazione sono caramelle, bomboloni e stuzzichini. Non dobbiamo chiudere gli occhi quando la cronaca è uno schiaffo. (Il Fatto Quotidiano)
La risposta di Myrta Merlino alle polemiche La confessione di Lorenzo Carbone in diretta tv a Pomeriggio Cinque (Virgilio Notizie)
Sito Scrittrice, copywriter, editor e pubblicista mantovana, laureata in Lettere, Cinema e Tv. Facebook (Libero Magazine)
– La convinzione di non essere più in grado di gestire l’anziana madre, affetta da demenza senile e altre patologie e la volontà di cercare per la pensionata una struttura adeguata. Decisione non condivisa, pare, dalla famiglia. (il Resto del Carlino)