Da autonomia a Jobs act, ecco i referendum in pista

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Il Sole 24 ORE INTERNO

Sono sette i referendum che hanno superato le 500mila firme previste dalle legge. Due contro l’autonomia differenziata, uno sulla legge sulla cittadinanza, quattro per cancellare la riforma del Jobs act, o quel che ne resta. Ora attendono il parere della Corte costituzionale sull’ammissibilità. Il “responso” è previsto per la metà di gennaio 2025. Sono due i quesiti presentati dalle opposizioni contro l’autonomia differenziata targata Calderoli: uno di abrogazione totale per cui sono state raccolte le firme, uno di abrogazione parziale presentato dalle 5 regioni a guida centrosinistra per cautelarsi nel caso in cui la prima strada dovesse essere chiusa dalla Consulta. (Il Sole 24 ORE)

Su altri giornali

La raccolta firme per il referendum sulla cittadinanza ha mandato più volte in tilt la piattaforma online del Minstero della Giustizia a causa di una mobilitazione quasi senza precedenti. Diecimila accessi ogni ora. (ilmessaggero.it)

Il 2025 sarà l’anno dei referendum, a meno che non si abbia la caduta del governo, cosa certamente auspicata dai proponenti dell’abrogazione della legge sulla autonomia differenziata; della riduzione a cinque anni di residenza continua in Italia per l’acquisizione della cittadinanza, dai dieci anni attualmente previsti; della revisione del Jobs Act, quanto alla disciplina del contratto a tutele crescenti, del contratto a termine, della indennità di licenziamento nelle piccole-medie imprese; nonché alla estensione della responsabilità solidale per infortuni sul lavoro negli appalti. (Nicola Porro)

La notizia di queste ore è che i promotori del referendum che si propone di accorciare a cinque anni la possibilità per gli immigrati regolari, di diventare cittadini italiani, hanno raccolto 500mila firme: Riccardo Magi e Benedetto della Vedova di +Europa hanno insomma già raggiunto il numero sufficiente di adesioni, adesso continueranno a raccoglierle fino al 30 settembre e poi il quesito verrà sottoposto al giudizio della Cassazione e della Corte Costituzionale e - se dichiarato ammissibile - andremo a votare in primavera. (L'Eco di Bergamo)

Ius Scholae: il Referendum Cittadinanza potrebbe condizionarne l’iter di approvazione?

Un primo periodo di generale indifferenza. Poi, all’improvviso, un’accelerazione fino al raggiungimento del quorum. La traiettoria del sacrosanto referendum sulla cittadinanza non è solo una storia a lieto fine di partecipazione su un tema che la politica sembra non vedere. (Today.it)

Il professore di Diritto Costituzionale di Roma Tre: "Sono troppo facili. Truffa al senso della Costituzione" (LAPRESSE)

Il quesito mira, quindi, a modificare l’articolo 9 dell’attuale legge sulla cittadinanza, la numero 91/1992, che si basa sul cosiddetto ius sanguinis, il ‘diritto di sangue’. Raggiunge quota mezzo milione di firme il Referendum Cittadinanza promosso da Riccardo Magi di +Europa. (Tuttoscuola)