La psicologa: “Il momento dopo il parto è molto delicato e sempre più donne vengono lasciate sole”
«La depressione post partum non può essere una giustificazione rispetto a un infanticidio. Ma rappresenta un fattore di rischio». L’analisi di Francesca Lesmo, psicologia clinica e specializzata in psicoterapia psicoanalitica dell’età evolutiva, parte dalla probabile causa scatenante la tragedia di Nole, Ivrea. È un problema in aumento nella nostra società?«Dalle evidenze statistiche, non c’è u… (La Stampa)
Su altri media
Accanto a lei c’era la madre che l’avrebbe annegata per poi tentare di uccidersi ma non l’ha fatto, Una donna che aveva già manifestato problemi psichici ed era seguita da uno psicologo. Una bambina di 10 mesi è stata trovata morta oggi nel bagno di casa a Nole Canavese, in provincia di Torino. (la Repubblica)
«Questa depressione mi sta uccidendo» e ancora «Vivere così non ha più senso». È questa la drammatica scena che Antonio Parrinello, operaio 36enne di Nole si è trovato di fronte ieri mattina, poco dopo le 12.30, quando è tornato a casa. (Corriere della Sera)
Stava provando a riemergere da quella depressione post partum che l’aveva presa e dalla quale però non è riuscita a guarire, compiendo l’irreparabile. Come spiega il ministero della Salute, la depressione post partum “colpisce, con diversi livelli di gravità, dal 7 al 12% delle neomamme ed esordisce generalmente tra la 6ª e la 12ª settimana dopo la nascita del figlio, con episodi che durano tipicamente da 2 a 6 mesi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La dottoressa Bruna si occupa proprio di psicologia perinatale e lancia l’allarme sui disturbi che soffrono le mamme, come quello che avrebbe spinto Carola Finatti ad affogare la piccola Perla, la sua bimba di soli 10 mesi: «Tante hanno paure sul loro ruolo materno e subiscono la pressione a livello culturale». (Torino Cronaca)
Carola Finatti adesso è ricoverata in ospedale in stato di fermo. Il dramma di Nole Canavese. (leggo.it)
Una donna è accusata di avere affogato, uccidendola, la figlia di dieci mesi oggi a Nole, nel Torinese. La donna che avrebbe ucciso la figlia ha poi tentato il suicidio e si trova ora in prognosi riservata all'ospedale Molinette di Torino. (Tuttosport)