Angelo Peruzzi: «Oggi non potrei giocare, il calcio ormai è un cinema. Vado a funghi e a caccia. Le pillole per dimagrire e la squalifica per doping? Ero un bambacione»
«Adesso? A casa ci sto poco. Curo i miei interessi immobiliari e soprattutto sto all’aria aperta: il mio terreno, i miei boschi, i funghi, la caccia al cinghiale. La famiglia, gli amici, le cose semplici che mi fanno star bene. Il calcio è diventato un cinema, non fa per me».Angelo Peruzzi, da Blera, provincia di Viterbo, classe 1970, è stato uno dei migliori portieri del mondo per un decennio. Lo chiamavano Cinghialone, «ma non mi piace, preferisco Tyson, me lo mise Liedholm», e oggi gira alla larga dal mondo del pallone. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri media
Parola sua-, ma dopo una vita sui campi e successi grandiosi, di ricordi stupendi da raccontare ce ne sono eccome. L'ex estremo difensore si è raccontato al Corriere della Sera , tra aneddoti curiosi e rivelazioni. (Tuttosport)
Dopo il malore a Tancredi Liedholm (TUTTO mercato WEB)
Lo chiamavano Cinghialone, "ma non mi piace, preferisco Tyson, me lo mise Liedholm", rivela, e oggi gira alla larga dal mondo del pallone. "Adesso? A casa ci sto poco. (Sport Mediaset)
Tra i tanti temi toccati non manca anche una breve considerazione sulla lotta scudetto, coinvolgendo nel discorso anche Antonio Conte. Tutti i giorni, sempre". (CalcioNapoli1926.it)
I boschi, i funghi, la caccia al cinghiale. La nuova vita di Peruzzi: "Oggi mica potrei giocare" (TUTTO mercato WEB)
Vabbè, andiamo avanti: dalla Juve all’Inter. L'ex portiere Angelo Peruzzi ha concesso un'intervista al Corriere della Sera. Ecco quanto sintetizzato da Tuttomercatoweb: "Ma non scherziamo, dai. Prima c’era Zenga, molto più bravo di me. (Tutto Juve)