Piedimonte Matese, desertificazione del mercato e crollo degli incassi

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Impresa Italiana ECONOMIA

Lettera aperta degli operatori di Fiva Confcommercio al sindaco di Piedimonte Matese. De Matteo: ‘Restituire dignità alla fiera settimanale spezzettata e dislocata in periferia’ Desertificazione del mercato e crollo degli incassi, gli operatori di Piedimonte Matese chiedono un incontro con il sindaco Vittorio Civitillo. Da circa un anno infatti una parte degli stand della fiera settimanale sono stati dislocati alla periferia della città per consentire all’amministrazione comunale di effettuare, nel centro cittadino, una serie di interventi di rigenerazione urbana. (Impresa Italiana)

Ne parlano anche altre testate

Se un signore viene pagato 37 milioni all’anno, si presume che abbia dei meriti per godersi questa retribuzione. Se però l’azienda che guida ha perso la metà del suo valore in Borsa ed è ritornata alla casella di partenza di tre anni fa beh, allora stiamo parlando di Carlos Tavares, il numero uno di Stellantis, secondo produttore di auto in Europa, aggregatore dei marchi Fiat, Peugeot e Opel e strenuo difensore del virus che ha ucciso l’industria automobilistica europea: l’elettrificazione. (Nicola Porro)

Se il medesimo manager chiude fabbriche, mette in cassa integrazione i suoi dipendenti, si può sempre ritenere che lo faccia per il «bene supremo» dell'azienda, anche se in contrasto con gli interessi della manodopera. (il Giornale)

Secondo i massimi esperti in materia di accumulatori d’energia, la tecnologia attuale permette di raggiungere valori di densità energetica pari a 250-270 Watt/ora per ogni chilogrammo di batterie. Quando a Bruxelles si insediò la prima commissione Ursula, nel luglio 2019, le batterie per auto disponibili sul mercato avevano capacità ancora inferiori, di circa 190-200 Wh/kg. (Panorama)

La prima scure sulle auto a benzina già nel 2025, ecco come l'industria europea si sta preparando

Da Fca a Vw, il grido d’allarme del settore è forte, ma Von der Leyen paga l’intesa coi Verdi. Il mercato è in panne e il nostro Paese chiede di rinviare lo stop ai motori endotermici fissato al 2035. (Panorama)

Tutti o quasi (il 90% degli intervistati) sono soddisfatti della nuova tecnologia. Eppure crescono diffidenza e ostilità da parte di chi non l’ha mai provata. (Vaielettrico.it)

Le case automobilistiche europee sono in affanno nel tentativo di rispettare le scadenze imposte dall'Unione europea nella sua roadmap verso l'addio a diesel e benzina. Oltre alla data fatidica del 2035, quando nel mercato potranno essere immessi solo veicoli elettrici, c'è un altro target di medio termine che incombe sul settore e che sta spaventando più di un'azienda. (EuropaToday)