Matteo Renzi, il retroscena di Ignazio La Russsa: "Ecco perché si è arrabbiato con me"

Matteo Renzi, il retroscena di Ignazio La Russsa: Ecco perché si è arrabbiato con me
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Per saperne di più:
Liberoquotidiano.it INTERNO

"Cercava la rissa. Sinceramente, però, sapendolo bravo nell'invettiva, mi aspettavo qualcosa di più originale. L'ho trovato un segno di decadimento, chissà quando avrà la mia età". Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, in un'intervista su Il Corriere della Sera, sul botta e risposta durante le dichiarazioni di voto sulla manovra a Palazzo Madama. La "verità", sottolinea La Russa, è che Renzi è andato "in bestia" perché "sabato in Aula c'era una disattenzione totale mentre Renzi parlava, difendendo - io dico pure 'legittimamente' ? I suoi redditi guadagnati all'estero". (Liberoquotidiano.it)

Su altre fonti

Tutto è partito da un richiamo di Renzi alla presidenza, accusata di non avvedersi di “una maggioranza rumorosa” in Aula. Pronta la replica di La Russa: “Non c’è nessun rumore particolare, prosegua senza dare lezioni“. (Il Fatto Quotidiano)

Il giorno dopo le scintille in Aula con Matteo Renzi, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, è in viaggio: «Dopo tanti Capodanni tra Alagna, Cortina e Courmayeur, torno a passare il 31 dicembre dopo mezzo secolo nella mia casa sull’Etna. (Corriere Roma)

L’ultimo anatema renziano paragona Meloni a Conte e minaccia di farle fare la stessa fine. (La Stampa)

La Russa: «Renzi cercava lo scontro ma non mi sono offeso. La manovra? È la prassi»

Dopo l'alterco in Senato, il leader di Italia Viva non abbassa i toni: «Ha attaccato me invece di invitare la maggioranza a fare silenzio durante il mio intervento» (Open)

Il presidente del Senato, due giorni dopo l'intemerata di Matteo Renzi contro di lui, a Palazzo Madama, non si dichiara offeso ma risponde per le rime all'ex premier, che si era sentito (Secolo d'Italia)

Evoca il fascismo usando la parola camerata. Evoca con la seconda carica dello Stato, Ignazio La Russa, anche un certo razzismo dell’età di cui la fase della cosiddetta rottamazione, considerata suo fiore all’occhiello, era provincialmente intrisa. (Start Magazine)