L’imprenditore digitale: "La web tax così è dannosa. Pagheremo tutti di più"
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"E io pago", come diceva Totò in 47 morto che parla. Ma con l’allargamento della web tax e l’innalzamento della tassazione sulle cripto-attività dal 26% al 42% i morti che parlano rischiano di essere due: i consumatori e le aziende più innovative. "Una Digital services tax più pesante – fa notare Paolo Barberis, cofondatore di Dada e papà di Nana Bianca, incubatore di startup – finirà per essere scaricata sulle tasche dei consumatori". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altri giornali
Si tratterebbe di una forte penalizzazione per il settore, particolarmente per le piccole e medie imprese e le start-up. Preoccupazione da parte della Cna per la proposta governativa di estendere la "web tax" a tutte le imprese italiane che operano nel settore digitale, senza più limiti di fatturato. (il Resto del Carlino)
L'Italia sta per cambiare le regole della Digital services tax, la tassa sui servizi digitali, nota anche come web tax nel linguaggio comune. Fino a oggi, solo i colossi del web come Google o Meta dovevano pagarla, ma da gennaio 2025 il governo vuole estenderla a tutte le aziende che offrono servizi su internet nel nostro paese, eliminando le attuali soglie di fatturato globale e locale. (WIRED Italia)
L’Associazione Nazionale Stampa Online ANSO, in rappresentanza di tutte le testate di informazione locale e di tutti i propri iscritti chiede una modifica della norma sull’imposta sui servizi digitali. (Il Capoluogo)
Nei fatti molte delle aziende che operano nel settore digitale saranno soggette a una doppia tassazione: oltre a Ires, Irap e tutte le altre gabelle previste dalla legge, dovranno versare allo Stato anche il 3% del loro fatturato. (Today.it)
Il riconoscimento ha una particolare importanza perché è raro che venga conferito a personalità non irlandesi. (Frosinone News)
Roma, 25 Ottobre 2024 «La decisione del Mef» di istituire una web tax «ha un suo fondamento dal punto di vista finanziario ma io personalmente avrei fatto qualche ragionamento in più e credo che il ministro Giorgetti stia valutando una sorta di progressione di tassazione». (Agenparl)