Un italiano adulto su tre è analfabeta funzionale
Quello che in molti sospettavamo leggendo i commenti che circolano in rete e che diversi istituti di ricerca hanno raccontato negli ultimi anni è ora certificato anche dall'Ocse. In Italia, gli adulti di età compresa tra i 16 e i 65 anni hanno competenze cognitive inferiori alla media. È il deprimente risultato dell'indagine che ha coinvolto 160mila persone tra i 16 e i 65 anni residenti in 31 Paesi aderenti all'organizzazione. (Today.it)
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L’indagine Ocse sulle competenze degli adulti dipinge un quadro allarmante: nei tre ambiti analizzati – alfabetizzazione, matematica e risoluzione dei problemi -l’Italia rimane in fondo alla classifica mondiale (FIRSTonline)
La professoressa Fornero, ex ministro e donna di scienza e di studio, ci perdonerà lo sfogo figlio di chiò che abbiamo letto questa mattina sulla colonne della Stampa. Forse era dai tempi di "choosy", dei ragazzi svogliati che non volevano lavorare che non si registrava sul sismografo della puzza sotto il naso un picco di queste dimensioni. (Liberoquotidiano.it)
La ricerca Ocse secondo cui un laureato italiano sarebbe più ignorante di un diplomato finlandese mi ha lasciato di stucco. Allora perché a Helsinki uno sbarbatello del liceo ne sa più di un nostro «dottore»? Sarà l’aria frizzante o la zuppa di salmone che stimola le sinapsi? Sono andato a curiosare e ho scoperto che in Finlandia esiste solo la scuola pubblica: il figlio dell’imprenditore va in classe con quello dell’operaio, anzi non ci va proprio perché le classi non esistono e ci si sposta da un gruppo all’altro in base alle necessità di apprendimento. (Corriere della Sera)
Più di un terzo degli italiani che lavorano tra i 16 e i 65 anni non è in grado di comprendere testi articolati, di fare calcoli complessi, analizzare le informazioni statistiche, valutare i tassi e risolvere problemi che presentano molteplici passaggi o variabili. (Famiglia Cristiana)
Ieri abbiamo riportato i dati alquanto preoccupanti in merito alle competenze e le conoscenze degli italiani raccolti dalla rilevazione Ocse-Piaac (Programme for the International Assessment of Adult Competencies). (Tecnica della Scuola)
Ha a che fare con il tempo, la questione dell’analfabetismo impietosamente fotografata dai dati Ocse, questo è il primo dato da tenere a mente. Punto, l’editoriale potrebbe finire qui: invece qui cominciamo, perché in questa storia, che fa… (La Stampa)