Influenza australiana, l’infettivologo: «Letalità importante e rischio encefaliti, importante vaccinarsi»
«Abbiamo già visto nell'altro emisfero, dove l'inverno arriva prima del nostro, che l'Australiana è una malattia molto seria con molti casi, più di 15 milioni e con molte ospedalizzazioni, quindi su questo dato evidentemente dobbiamo temere che anche in Italia ci sarà una forma influenzale particolarmente grave. Ci dobbiamo aspettare una numerosità di encefaliti superiore a quella che abbiamo registrato negli anni scorsi». (L'Unione Sarda.it)
La notizia riportata su altri media
Ma quali sono i sintomi della malattia innescata dal virus H3N2? Quelli classici dell’influenza: febbre alta fra i 38 e i 40 gradi, brividi di freddo, mal di testa, dolori alle ossa, sonnolenza e stanchezza, sudorazione e anche in associazione associarsi naso che cola, congestione, mal di gola, tosse secca e poco appetito. (Il Fatto Quotidiano)
Già diversi esperti avevano sottolineato come quella di quest’anno dovrebbe essere la più intensa degli ultimi dieci anni, con una stima di 15 milioni di italiani che alla fine ne saranno colpiti. Tecnicamente si chiama A-H3N2, comunemente chiamata australiana, un sottotipo del virus A dell’influenza. (Ok Salute e Benessere)
Nelle ultime settimane sono stati identificati in Italia i primi casi di influenza da virus H3N2, comunemente detta “influenza australiana” perché proprio in Australia, dove l’inverno si è appena concluso, è stato il virus stagionale predominante che ha causato oltre 15 milioni di contagi. (Start Magazine)
A causarla è il sottotipo H3N2 del ceppo influenzale A, una variante giudicata più virulenta e aggressiva rispetto all’H1N1 che lo scorso anno ha caratterizzato la stagione influenzale. Sono più pesanti i sintomi sia a livello respiratorio sia polmonare, ma notizia è che il virus potrebbe colpire anche il cervello. (RTL 102.5)
(Adnkronos) – “Il virus dell’influenza è sempre stato ‘cattivo’. La novità è che più lo studiamo più ne scopriamo la pericolosità”. Così l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, interviene sull’allarme di questi giorni sulla particolare aggressività che l’influenza australiana rischia di avere quest’anno e del fatto che colpisca anche il cervello. (OglioPoNews)
Con un previsto picco di infezioni respiratorie dopo le festività, è fondamentale migliorare la copertura vaccinale in Italia per proteggere la popolazione da gravi complicazioni. L'influenza australiana rappresenta un serio pericolo per la salute cerebrale, in particolare per gli anziani e le persone con patologie croniche. (ilmessaggero.it)