Primo caso grave di influenza aviaria in un uomo: stato d'emergenza
Le autorità sanitarie degli Stati Uniti hanno confermato il primo caso grave di influenza aviaria in un uomo. Il paziente è stato ricoverato in un ospedale in Louisiana, hanno riferito i Centri americani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc). Avrebbe contratto l'infezione da alcuni volatili infetti presenti nel cortile della sua abitazione. Finora c'erano stati altri casi di aviaria, 61 in totale negli Stati Uniti, ma erano risultati tutti lievi. (Today.it)
Ne parlano anche altri giornali
Mentre la California ha dichiarato lo stato di emergenza per l'aumento dei casi di contagio da aviaria tra i bovini da latte, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti (CDC) hanno confermato la prima grave infezione umana nota di influenza aviaria H5N1, in una persona in Louisiana che si ritiene abbia contratto il virus attraverso il contatto con uccelli malati o morti in un allevamento di uccelli nel suo cortile. (Corriere della Sera)
E in effetti, un numero crescente di zoo segnala la morte di animali. Negli Stati Uniti, un ghepardo, un leone di montagna, un'oca indiana e un kookaburra sono tra gli animali morti nel Wildlife World Zoo vicino a Phoenix, in Arizona, secondo quanto riportato dai media locali la scorsa settimana. (la Repubblica)
L'influenza Aviaria torna a far parlare di sé. Gli ultimi sviluppi stanno preoccupando la comunità scientifica a causa dello "spillover", il "salto" di specie temuto dagli animali all'uomo. (Today.it)
Stando a quanto riportato dall’Adnkronos, un team di ricercatori del Murdoch Children’s Research Institute in Australia ha condotto una ricerca sull’influenza aviaria che ha fornito risultati molto interessanti. (Virgilio Notizie)
Negli Stati Uniti cresce sempre di più la preoccupazione per il primo caso grave di influenza aviaria sull'uomo dopo il contagio di un uomo residente in Lousiana. " La misura consentirà alle agenzie statali di poter operare con le risorse e la flessibilità necessarie per contrastare la situazione ", ha dichiarato alla stampa. (il Giornale)
L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao) e quella per la salute animale (Woah) hanno aggiornato la loro valutazione congiunta del rischio. (leggo.it)