Possibili tracce di vita su un esopianeta a 124 anni luce dalla Terra: «È un momento di svolta»
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Potrebbe arrivare presto quell'annuncio che l’umanità aspetta da secoli. Il telescopio spaziale James Webb ha rilevato «i più forti segnali di una possibile vita al di là del nostro sistema solare», utilizzando le parole degli scienziati, rilevando nell'atmosfera di un esopianeta le impronte chimiche di gas che sulla Terra sono prodotti solo da processi biologici. I due gas individuati, il dimeti lsolfuro (DMS) e il dimetil disolfuro (DMDS), vengono generati qui da organismi marini microscopici, come il fitoplancton (Leggo.it)
La notizia riportata su altre testate
«È certamente la parte più affascinate di questa avventura scientifica. I pianeti spesso hanno una atmosfera, ma non brillano di luce propria. Quando passano nelle vicinanze della propria stella, la luce di quest’ultima passa attraverso quell’alone di atmosfera: come se noi guardassimo da lontano la Terra ch… (la Repubblica)
Una scoperta epocale potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione dell’universo. Gli scienziati hanno individuato quella che definiscono la “prova più consistente” dell’esistenza di vita extraterrestre, rilevata grazie al telescopio spaziale James Webb (Radio 105)
Vita oltre la Terra e non solo. Dallo spazio arrivano nuovi elementi per completare al meglio l'atlante del cielo, che i ricercatori - grazie all'uso delle informazioni provenienti dai telescopi spaziali - stanno iniziando ad elaborare ma anche preziosi dati sulle prospettive della vita extraterrestre. (Avvenire)
“Le misure che hanno portato a sospettare che su K2-18b ci fosse vita sono estremamente difficili da calcolare. L’atmosfera che il telescopio spaziale James Webb è in grado di osservare è paragonabile per noi alla buc… In che senso? (HuffPost Italia)
Una nuova indagine condotta con il telescopio spaziale James Webb (JWST) della NASA su K2-18b, un esopianeta 8,6 volte più massiccio della Terra, ha rivelato la presenza di un cocktail di molecole contenenti carbonio, tra cui metano e anidride carbonica, un indizio che si aggiunge ad altri studi degli anni scorsi che suggeriscono che K2-18b potrebbe essere un esopianeta hyciano un mondo possibile ospite di forme di vita. (La Stampa)
Una sensazionale scoperta sta facendo tremare il mondo dell'astronomia: tracce di vita sono state individuate sull'esopianeta K2-18b, situato a 124 anni luce dalla Terra; come riporta anche il quotidiano Il Giornale nella sua edizione online, questo pianeta, circa otto volte la massa terrestre, orbita attorno alla stella nana rossa K2-18 e si trova nella zona abitabile, il che significa che potrebbe teoricamente ospitare acqua liquida e quindi vita. (iLMeteo.it)