“Anche con Trump, la spinta sui metalli strategici sarà inevitabile”

Approfondimenti:
Ponte sullo Stretto

“Anche con Trump, la spinta sui metalli strategici sarà inevitabile” di Rosalba Reggio 08 novembre 2024 “Anche se il tema green è sempre stato più legato ai Democratici, l’elezione di Trump non influenzerà la transizione green che ormai in atto e che continuerà a spingere i metalli strategici, sui quali nel mondo c’è una grande concentrazione geografica e uno sbilanciamento tra domanda e offerta”. Il video commento di Massimo Sabatini, Country Head Asset Management Italy di J. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri giornali

"Siamo molto preoccupati perché le intenzioni di Trump sono state chiare nel voler imporre nuovi dazi del 10% a tutti i prodotti di importazione dall'Unione europea". (Adnkronos)

Lo spettro dei dazi imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni che torna a farsi concreto con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca preoccupa anche alcune imprese siciliane, soprattutto del settore manifatturiero. (La Repubblica)

Secondo le simulazioni realizzate da Prometeia, i costi aggiuntivi per il nostro paese andrebbero da oltre 4 a oltre 7 miliardi di dollari. Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca potrebbe rappresentare un brutto colpo per l'economia italiana. (LA STAMPA Finanza)

Nel Lodigiano resce l’export per gli Usa. Trump? «Non cambia nulla»

Non ci saranno più corsie preferenziali automatiche. Questo significa che per lui tutti gli altri Paesi sono dei competitor, alleati compresi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Da una parte ci sono il leader Matteo Salvini e il suo alfiere delle elezioni Europee, il generale Roberto Vannacci, entusiasti per il ritorno alla Casa Bianca del tycoon. La Lega si spacca su Donald Trump. (Virgilio Notizie)

L’Europa sarà colpita dai dazi annunciati da Trump? La preoccupazione c’è, tanto che nei giorni scorsi il commissario europeo designato per il Commercio internazionale e la Sicurezza economica Maros Sefcovic si è detto «pronto a difendere i nostri interessi in caso di uno scenario dirompente», mentre ieri, alla presentazione del “Rapporto Analisi dei settori industriali ottobre 2024” di Intesa Sanpaolo e Prometeia, Gregorio De Felice, chief economist e responsabile Intesa Sanpaolo Research Department, si è detto certo che Italia e Germania saranno i due paesi più colpiti, ricordando che l’area dell’euro ha un avanzo commerciale con gli Stati Uniti pari a 160 miliardi di dollari e che la fetta più importante è appunto dell’Italia e della Germania. (Il Cittadino)