Drag queen alle Olimpiadi e certi fedeli insorgono: qualcuno ha un problema con le diversità

Molto rumore per nulla, verrebbe da commentare. L’ultima cena in variante drag della cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Parigi non era L’ultima cena. C’era da sospettarlo, considerando che Dioniso non rientra nell’iconografia tradizionale dei momenti finali della vita di Cristo. Ma se è per questo Malan ha visto nel toro al Trocadero un richiamo al vitello d’oro. Insomma, certi credenti si dicono offesi da ciò che evidentemente non sono in grado di comprendere e non riconoscono nemmeno ciò che dovrebbe rientrare o meno nella loro religione. (Il Fatto Quotidiano)

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Quindi, con questo articolo ritengo di aver chiuso l’argomento, ma qualcosa ancora mi corre l’obbligo estetico e non solo, di dire. Innanzitutto va riconosciuto a tutti i nostri amati politici di destra, centrodestra, affini e affiliati vari, di essersi fatti sentire su tale scempio rigorosamente soltanto “via social”, mentre in un Paese oppressivo e teocratico, come l’Iran, leggo che l’ambasciatore francese è stato convocato per esternargli la protesta da parte della Repubblica contro la “raffigurazione offensiva” del profeta Issa (per noi più familiarmente noto come Gesù Cristo) durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi (L'Opinione delle Libertà)

La Lega Serie A ha deciso di rinunciare al ricorso contro la delibera del Consiglio Figc con cui venivano confermati i pesi in assemblea federale. (Il Mattino di Padova)

Lo sfregio ai cristiani che ha indignato il mondo non ha provocato reazioni da parte del Vaticano. Poi ci si meraviglia dei sondaggi che certificano l’irrilevanza della Chiesa e il crollo delle offerte. (La Verità)

Olimpiadi, telecronache inadeguate per uno show esagerato

Dalle polemiche per la controversa cerimonia d'apertura alle gare di surf tenute nei territori d'oltremare in Polinesia: che significato politico hanno questi Giochi Olimpici per la Francia? Ne parliamo con Francesco Maselli, corrispondente dall'Italia per il quotidiano francese l'Opinion. (L'Ultimo Uomo)

Lo squallore della liturgia genderizzata per le olimpiadi non può reggersi senza lo squallore di supporto dell’informazione degenerata in propaganda, sì che ci tocca assistere a commentatori, a testate che difendono la baracconata dell’artista Jolly, nel giro queer del presidente Macron e tenuto in fama di genio dagli opportunisti che capovolgono la realtà: “Ma quale ultima cena, non avete capito niente, siete di destra e incolti, era un omaggio a Dioniso”. (Nicola Porro)

«Mentre tutto intorno è pioggia, pioggia, pioggia e Francia». In fondo, il kitsch è il solo modo per mescolare una grande città e lo sport, la moda e la Storia, il pop e l’inclusione. (Corriere della Sera)