Tutta colpa di Sangiuliano se gli italiani non vanno al cinema: l'ultima demenziale tesi di Dagospia

La crisi settembrina degli incassi del cinema è colpa di Sangiuliano. Avete capito bene: non dipende dalla concorrenza di Netflix e delle altre piattaforme, non dipende da un rito collettivo che tra gli italiani si va perdendo. Non è causata dalla programmazione nelle sale di tante pellicole inguardabili, "girate (Secolo d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

E che magari, con il tempo, sono stati riconosciuti come capolavori. Ci sono film meravigliosi che sono stati visti pochissimo, al cinema. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"Il 'tax credit' era nato come uno strumento per incentivare la produzione cinematografica ma si è trasformato in una trappola mortale". (L'HuffPost)

Claudia Gerini, Valeria Golino e Daniele Luchetti parlano del momento delicato che l'industria cinematografica sta attraversando, dal tax credit alla Legge Cinema. (Movieplayer)

CARO TAX CREDIT

“Il cinema italiano non è una controparte del ministero della Cultura”, dice il presidente di Anica (una specie di Confindustria del cinema italiano), Benedetto Habib. (la Repubblica)

Era l'Espresso dei moderati. Nasce come giornalista, negli anni '60, e diventa l'anima dello Specchio, settimanale di assalto che si contrapponeva alla pletora dei quotidiani e dei settimanali di sinistra. (il Giornale)

“Ai colleghi produttori e registi vorrei dire che dovremmo essere più reattivi nei confronti della nuova pessima legge sul cinema”. Alla Mostra del cinema di Venezia, Nanni Moretti non ha abbandonato le usuali vesti di “regista impegnato”. (L'Opinione delle Libertà)