Swiatek come Sinner? No. Il Clostebol è vietato, la melatonina no

In Italia le ricostruzioni sono ad alto coefficiente di partigianeria. Ci si chiede se la Wada farà ricorso Poland's Iga Swiatek serves to Germany's Angelique Kerber during the Women's WTA Rome... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

La notizia riportata su altre testate

L’occasione ha fatto ripiombare d'attualità il tema Sinner, che attende l'esito del ricordo della Wada al Tribunale arbitrale dello sport per l'ormai nota vicenda della positività al clostebol della primavera di quest’anno a Indian Wells. (Liberoquotidiano.it)

Swiatek ha patteggiato un mese di squalifica con l’ITIA, in via teorica può farlo anche Sinner davanti al Tas? L'ipotesi di un patteggiamento è possibile ma molto improbabile. Negli ultimi anni vengono accettate mediazioni tra le parti che siano nel range delle pene previste. (Sky Sport)

"I professionisti dello sport di altissimo livello ora possono semplicemente dire 'non lo sapevamo'". "Il nostro sport è spacciato", ha scritto l'australiano (Sportal)

Doping, un mese di stop per Iga Swiatek. La tennista: "L'esperienza più dura della mia vita"

Come spesso accade in questi casi, la notizia della positività del doping è arrivata come una mazzata per Iga Swiatek. Come ricostruito dal portale polacco Sport.pl, la Swiatek ha appena perso contro Jessica Pegula nei quarti degli Us Open. (La Gazzetta dello Sport)

Il 29enne australiano, che a gennaio rientrerà nel circuito dopo l’infortunio, torna all’attacco su X: «Ora tutti possiamo usare la scusa che non sapevamo cosa abbiamo assunto». Immediato lo sfogo di Taylor Fritz: «Come si fa a non formare un’opinione istruita e rimuovere i pregiudizi personali?». (Lettera43)

Squalifica di un mese per doping per Iga Swiatek, numero 2 del tennis mondiale femminile. Lo rivela lei stessa ina una storia sul suo account Instagram. Lo scorso agosto il test antidoping aveva rilevato la positività alla trimetazidina, una sostanza contenuta nella melatonina che la tennista prende abitualmente per dormire. (La Stampa)