Morgan e il processo per stalking nei confronti di Angelica Schiatti, sì alla “giustizia riparativa”: andrà in un centro antiviolenza di Milano

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IL GIORNO INTERNO

Morgan farà un percorso riparativo in un centro antiviolenza di Milano. Lo ha deciso il giudice del tribunale di Lecco, Gian Luca Piantadosi che ha accolto l’istanza avanzata dal legale di Morgan, l’avvocato Rossella Gallo. Oggi il giudice ha sciolto la riserva e nell’ordinanza depositata in tribunale ha dato parere favorevole alla giustizia riparativa per Morgan. Il processo viene così sospeso fino al termine del percorso nel centro di Milano e fissato la nuova udienza a metà marzo 2025. (IL GIORNO)

Ne parlano anche altre fonti

Alla fine ce l’ha fatta. Il Tribunale di Lecco ha accolto la sua richiesta (formulata il 13 settembre scorso) di accedere alla giustizia riparativa, nel processo per stalking ai danni di Angelica Schiatti. (Luce)

Cinque anni, due rinvii a giudizio, vita compromessa, anni di malessere, di rospi ingoiati, di fiducia mal riposta, di dignità calpestata, di paura e soprattutto nessuna tutela se non la mia buona stella e la fortuna che ho di aver potuto stravolgere la mia vita, le mie abitudini. (Rolling Stone Italia)

Ma è un cammino che intraprenderà da solo: «Angelica Schiatti non si presenterà agli incontri, ho parlato con lei dopo l’udienza. Non si può costringere una vittima a sedersi di fronte a chi l’ha perseguitata. (ilmessaggero.it)

Gli operatori del centro dovranno ora acquisire il consenso delle parti”. “Il giudice ha accolto la richiesta di giustizia riparativa, formulata personalmente dal mio assistito in aula, di invio delle parti a un percorso di giustizia riparativa presso il competente centro. (Il Dubbio)

Il giudice monocratico del tribunale di Lecco, Gianluca Piantadosi, ha accolto l’istanza avanzata dal suo legale – l’avvocato Rossella Gallo – che gli permetterà di intraprendere il percorso in un centro antiviolenza del Comune di Milano (IL GIORNO)

Ieri, venerdì 27 settembre, il Tribunale di Lecco ha accolto la richiesta dell’artista di essere ammesso alla giustizia riparativa e iniziare un percorso di lavoro individuale per degli specialisti. Si tratta di una procedura complementare al processo, che – in caso di condanna – potrebbe permettere a Morgan di ottenere una riduzione della pena. (Open)