Crisi Stellantis, i numeri (drammatici) dell'auto in Italia: in 9 mesi prodotte 200 Maserati e 20 mila elettriche

Meno di 300 mila auto prodotte a fine 2024. Circa 500 mila con i veicoli commerciali. Il Rapporto Fim Cisl sulla produzione di Stellantis parla di «profondo rosso». Meno 31,7% di veicoli prodotti in 9 mesi. Con tutti gli stabilimenti in negativo per la prima volta, inclusi Pomigliano d’Arco e Atessa: «Non era mai successo», dice il segretario Fim Cisl Ferdinando Uliano che per la fine del 2024, se il trend fosse confermato, prevede una produzione sotto le 500 mila unità, «qualcosa mai visto nell’ex Gruppo Fiat». (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

«La situazione del settore automotive in Italia e in Europa è sempre più critica e, in assenza di una netta inversione di direzione, si rischiano effetti industriali e occupazionali senza precedenti», spiegano i tre sindacati che hanno ricevuto il mandato dai rispettivi coordinamenti del settore auto a procedere con una forte mobilitazione unitaria. (Il Messaggero - Motori)

La crisi dell'Automotive produrrà 600 licenziamenti tra i lavoratori dell'indotto Cassinate nel 2025. È la previsione del Segretario Uilm Francesco Giangrande. Che invoca nuovi ammortizzatori. Entra in crisi anche Italtractor (AlessioPorcu.it)

Si aggrava la crisi dell’industria automobilistica italiana, e in particolare del gruppo Stellantis. La conferma arriva dai dati pubblicati dal sindacato dei metalmeccanici Fim-Cisl. Nel terzo trimestre del 2024 La produzione di veicoli ha subito una drastica contrazione del 31,7%, con soli 387.000 unità prodotte rispetto ai 567.525 dello stesso periodo del 2023. (Economy Magazine)

Stellantis di Melfi, produzione a picco: meno 61,9 per cento. E ora cresce l’allarme

ATESSA. Si allunga anche il periodo di cassa integrazione, in una spirale asfittica che si trascina da giugno e che sta coinvolgendo tutti i dipendenti del plant a turno.Non c'è pace per lo stabilimento dei furgoni commerciali leggeri che fino a tre anni fa scoppiava di ordinativi. (Il Centro)

L’obiettivo dei sindacati è chiaro: portare 10.000 lavoratori in piazza a Roma, per chiedere interventi urgenti e concreti da parte del governo italiano e delle istituzioni europee per salvaguardare l’occupazione e garantire un futuro all’industria automobilistica, che si trova in una fase di crisi profonda. (Primonumero)

Un dato fortemente negativo che si lega al profondo rosso registrato da tutto il gruppo che ha perso il 31,7 per cento della produzione, con numeri in negativo, la prima volta, in tutti gli stabilimenti e perdite sia per le auto (-40,7 per cento) sia per i veicoli commerciali (-10,2 per cento). (La Gazzetta del Mezzogiorno)