Addio a Paul Ginsborg, storico dell'italia potsbellica

Ha anche curato il volume "Stato dell'Italia" (Il Saggiatore, 1994) e "Storia d'Italia

Famiglia, società civile Stato.

Ginsborg è noto in particolare per di "Storia d'Italia dal dopoguerra a oggi.

Famiglia, società, Stato".

Tra gli altri suoi volumi si possono ricordare "Storia d'Italia 1943-1996.

(Avvenire)

La notizia riportata su altri media

"Paul Ginsborg – ha detto Pardi - teneva sempre a precisare che lui parlava da storico in ogni occasione pubblica, in realtà era anche un fine politico a modo suo. "Il movimento da noi creato – ha detto Pardi – non ha prodotto effetti di tipo organizzativo ma ha funzionato da lievito dentro la società e i suoi frutti li ha dati. (LA NAZIONE)

Un aiuto che, nel tempo, ha sostenuto le attività del Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna, di Libertà e Giustizia, circolo di Ravenna, e, recentemente, della associazione Femminile Maschile Plurale. (ravennanotizie.it)

Dopo la laurea era stato chiamato dall’ateneo britannico a tenere corsi presso la facoltà di Scienze Sociali e Politiche. Un altro concetto che Ginsborg usò di frequente per decodificare la realtà italiana fu quello «familismo amorale» o «immorale», come preferiva definirlo. (La Stampa)

Poi siamo entrati in una fase meno pubblica ma ci siamo ritrovati in maniera non programmata contro la riforma costituzionale di Berlusconi Quando venne fuori Berlusconi ci promettemmo l’un l’altro che ci saremmo dati da fare se fosse stato superato un gradino di tollerabilità. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Paul Ginsborg, con il professor Pietro Clemente e con un gruppo di giovani dottorandi, analizzò anche la vita quotidiana in un condominio di Poggibonsi e nel 2010 intervenne a un convegno, nella Sala Set del Politeama, dedicato alle origini del locale distretto industriale Studiò le relazioni tra i processi educativi e il modello di sviluppo basato sulla piccola impresa nel circondario della Valdelsa, ripercorrendo le orme di dinastie familiari capaci di dare vita nel tempo a importanti poli produttivi nella zona. (LA NAZIONE)

Vincitore per la settima volta del titolo mondiale al Crucible di Sheffield in Inghilterra, “The Rocket”, così com'è soprannominato, è una sorta di dio conteso dalle Tv e dai tornei in giro per il mondo a suon di centinaia di migliaia di sterline (La Sicilia)