Muore durante un inseguimento dei carabinieri, disordini a Milano per chiedere «verità per Ramy»

Notte di tensione, tra lunedì e martedì, al Corvetto, quartiere periferico di Milano, dove un centinaio di giovani hanno protestato, come lunedì pomeriggio nel quartiere e il giorno prima in un'arteria stradale vicina, per la morte di Ramy Elgaml, 19enne deceduto in un incidente stradale nella notte fra sabato e domenica in scooter durante un inseguimento dei carabinieri. Dalle 22.30 ci sono stati roghi, vandalismi e lanci di bottiglie e petardi verso la polizia che ha risposto con cariche di alleggerimento e lacrimogeni. (LaC news24)

La notizia riportata su altri media

A partire dalle 22.30 di lunedì 25 novembre, i manifestanti hanno acceso roghi, distrutto un autobus e lanciato bottiglie e petardi contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con cariche di alleggerimento e lacrimogeni. (La Gazzetta dello Sport)

La Questura di Milano è orientata a chiedere rinforzi dopo i recenti disordini avvenuti al quartiere Corvetto, in periferia, che avvengono in quello che tradizionalmente, per l'ordine pubblico, è uno dei periodi più impegnativi dell'anno, che culmina nell'evento della Prima della Scala. (leggo.it)

La Questura di Milano è orientata a chiedere rinforzi dopo i recenti disordini avvenuti al quartiere Corvetto, in periferia, che avvengono in quello che tradizionalmente, per l'ordine pubblico, è uno dei periodi più impegnativi dell'anno, che culmina nell'evento della Prima della Scala. (Tiscali Notizie)

Disordini al Corvetto: cento in piazza per "Ramy", le immagini degli scontri e dei danneggiamenti

La telecamera comunale sistemata in cima al palo della luce all’incrocio punta sul lato opposto, quello di via Quaranta. Milano – Ore 4 di domenica, siamo all’incrocio tra via Solaroli e via Ripamonti. (IL GIORNO)

La morte di Ramy Elgaml, un ragazzo egiziano di 19 anni, ha scatenato una serie di proteste e scontri nel quartiere Corvetto, portando in primo piano tematiche complesse come la giustizia, l’integrazione e la sicurezza nelle aree urbane delle grandi città. (Nicola Porro)

I manfiestanti hanno appiccato fuoco a diverse masserizie e bidoni dei rifiuti, danneggiato un autobus linea Atm e una pensilina. Quando la situazione si è fatta più grave, sono intervenute le squadre del reparto mobile e, una volta giunte in prossimità del gruppo, sono state lanciate bottiglie e petardi contro le forze dell’ordine che, solo grazie all’utilizzo di lacrimogeni, sono riuscite a far disperdere i manifestanti (La Repubblica)