Camorra, "Ti devo fare una imbasciata: 10 giorni e devi lasciare la casa": le minacce dei Casalesi

Caserta. “Ti devo dare un avviso: dieci giorni al massimo e te ne devi andare da lì.” Queste parole di minaccia, seguite da atti intimidatori come l’incendio di un’auto e il taglio dei cavi elettrici, sono state rivolte a una giovane coppia con una neonata, a causa del mancato pagamento del canone d’affitto. PUBBLICITA Lo scenario emerge dall’ordinanza del gip di Napoli, Nicoletta Campanaro, che ha portato all’arresto di 14 persone tra cui ilo boss Antonio Mezzero su richiesta della DDA, notificati dai carabinieri del comando provinciale di Caserta. (Cronache della Campania)

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Oltre 120 militari impiegati, un team SOS (Squadre Operative di Supporto), Nucleo Cinofili e Nucleo Elicotteri Carabinieri Pontecagnano sono le risorse messe in campo dal Comando provinciale dei carabinieri di Caserta per l'esecuzione di misure cautelari per le accuse di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, incendio, detenzione di armi e ricettazione. (Corriere della Sera)

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Il lavoro degli investigatori e dei pm ha ruotato intorno alla figura di Antonio Mezzero, 62 anni, clan Schiavone. C’è anche il fratello del boss Michele Zagaria, Carmine Zagaria, tra i 24 indagati dell’inchiesta dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Caserta sul tentativo di ricostruire le fazioni Schiavone e Zagaria del clan dei Casalesi. (Il Fatto Quotidiano)

Blitz contro i Casalesi, 14 arresti: boss scarcerato dopo 24 anni stava ricostruendo il clan

Video suggerito A cura di Nico Falco (Fanpage.it)

Si chiama Antonio Mezzero di 62 anni l'uomo arrestato che era tornato in libertà di recente dopo 24 anni di reclusione che stava tentando di ricostituire una frangia del clan dei Casalesi: blitz all'alba dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta che coordinati dalla Dda di Napoli, hanno eseguito 14 misure cautelari (9 in carcere e 5 ai domiciliari) nei confronti di altrettanti indagati a cui i militari e gli inquirenti contestano i reati di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, incendio, detenzione di armi e ricettazione. (Tiscali Notizie)

A cura di Nico Falco Non appena aveva lasciato il carcere, dopo 24 anni di reclusione, era tornato "sul territorio": aveva ricompattato intorno a sé un manipolo di fedelissimi e nuove leve e stava tentando di ricostruire il clan, una frangia del cartello dei Casalesi, a colpi di estorsioni e intimidazioni. (Fanpage.it)