Ministero della Cultura nel caos per la mostra sul Futurismo a Roma. Parlano i protagonisti in attesa di Report
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Ubi maior, minor cessat: se nei giorni scorsi l’attenzione mediatica e politica italiana è stata concentrata sul caso Spano – ex Capo di Gabinetto del Ministero della Cultura dimessosi, poco dopo la sua nomina, ufficialmente per aver ricevuto “sgradevoli attacchi personali” (cui poi si sarebbero aggiunte alcune vicende di presunti conflitti di interesse risalenti al suo periodo di lavoro al MAXXI di Roma, su cui il programma Rai Report ha dedicato un’inchiesta che andrà in onda domenica 27 ottobre 2024), nelle ultime ore è sopraggiunto un nuovo caso, sempre sollevato da Report, che fa ancora di più traballare il già poco stabile dicastero guidato da Alessandro Giuli. (Artribune)
Su altri media
Dall’aquila sul petto di Giuli al profondo segno sulla testa del predecessore Sangiuliano, che sembra inferto dall’artiglio d’un tremendo rapace. (Il Fatto Quotidiano)
Lo dice a Report lo storico dell'arte Fabio Benzi, uno dei massimi esperti Futurismo e curatore per Kröller Museum in Olanda di una mostra proprio sul futurismo a cui l'allora direttore del Maxxi e ora ministro della Cultura, Alessandro Giuli si era rivolto per proporgli di portarla in Italia. (la Repubblica)
Si è tenuta al VCube l’esposizione di opere realizzate con trucioli di acciaio, ottone, sferette ed altri residui di lavorazione industriale (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
La Galleria Russo, diretta da 40 anni da Fabrizio Russo, è una polarità nazionale della promozione dell’arte della prima metà del ’900, tra cui quella futurista. Ciò lo ha catapultato nell’occhio del ciclone delle polemiche che hanno investito organizzazione e concezione della mostra, con accuse di interesse privato e di favoritismi politici. (Il giornale dell'Arte)
Report, lo storico dell'arte Benzi: "Sulla mostra sul Futurismo decise tutto Sangiuliano, neanche Mussolini agiva così" (La Stampa)
Il futurismo è stato la miccia del novecento artistico, il primo movimento che ha messo a soqquadro l’arte, da cui sono scaturite avanguardie e movimenti; il primo fenomeno globale perché ha coinvolto Milano e Parigi, Mosca e New York. (Torino Cronaca)