Rapido 904, la testimone: "Avevo 7 anni, la nostra vita è cambiata su quel treno"
Rapido 904, la testimone: "Avevo 7 anni, la nostra vita è cambiata su quel treno. Ricordo quella tragedia ogni giorno. Le urla, il buio, il boato. Siamo qui per chi non ce l'ha fatta" Video di Riccardo Siano (La Repubblica)
Ne parlano anche altri giornali
“Vedere in carcere chi ha materialmente messo la bomba non mi avrebbe dato nessun appagamento. Sono le parole di uno dei sopravvissuti alla strage del Rapido 904, “la strage di Natale”, che il 23 dicembre 1984 provocò 15 vittime (che diventarono 16 l’anno dopo con la morte di Gioacchino Taglialatela) e 267 feriti, quando alle 19:08 una bomba piazzata nel quart’ultimo vagone di seconda classe del treno partito da Napoli alle 12:55, lo fece saltare in aria mentre si trovava all’interno della Galleria dell’Appennino, tra le stazioni di Vernio e San Benedetto Val di Sambro, vicino a dove anni prima, nel 1974, avvenne un’altra strage ferroviaria, quella dell’Italicus, che le indagini portate avanti in questi quarant’anni, hanno più volte accomunato. (Collettiva.it)
Quel Guido Cercola che si sarebbe poi suicidato a 60 anni nel carcere di Sulmona il 2 gennaio 2005». La domanda è tra chi fossero quei legami: Pippo Calò non era solo il cassiere della mafia, ma l’uomo di collegamento tra Roma e la Sicilia. (Corriere della Sera)
Prima di lui c’era stato solo l’oriundo argentino Omar Sivori. Il golden boy è il primo italiano a vincere il prestigioso premio all’epoca dedicato ai migliori calciatori europei. (OGGI)
Sedici persone persero la vita e quasi trecento rimasero ferite. La strage, come accertato dalla magistratura, fu di matrice terroristico-mafiosa e rappresentò una tappa dolorosa di una serie di vili attentati". (Civonline)
Loretta Pappagallo il 23 dicembre 1984 sopravvisse all’inferno di fuoco e lamiere in cui morirono 16 persone e altre 260 rimasero ferite nella strage del Rapido 904. «Voglio la verità. (La Repubblica Firenze.it)
A metà del 1984 accadde una cosa in Italia che diede nuovo lavoro alle bande della destabilizzazione. Era il fatidico 33%, appena un punto sopra la Dc ma tanto bastò a riattivare gli spietati custodi degli equilibri atlantici. (Il Fatto Quotidiano)