VIDEO: Mattarella: "I giovani ricercatori italiani all'estero vanno aiutati a tornare in Italia"
"Sono tanti i giovani ricercatori che trovano spazio all'estero e, pur desiderando di operare in Italia, vi restano e raggiungono livelli di assoluta eccellenza. È interesse nazionale fare in modo che possano conseguirli nel nostro Paese. Occorre far crescere, nelle istituzioni e nella società, la consapevolezza che le risorse investite in ricerca tornino moltiplicate" così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo all'apertura dei Giorni della Ricerca al Quirinale (il Giornale)
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E' nostra responsabilità far... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
E' stato un importante risultato avergli restituito la sua dimensione di malattia che può essere combattuta, grazie alla medicina, e dunque grazie alla ricerca che la sospinge. "Il cancro un tempo era una malattia insidiosa e temuta, che quasi non si voleva nominare. (Corriere TV)
“La lotta al cancro è stata da subito una priorità del Governo e del ministero della Salute. Uno dei primi provvedimenti adottati, appena insediati, è stato il Piano Oncologico Nazionale 2023-2027, che pone, in particolare, attenzione sulla centralità del malato, sulla riduzione delle disuguaglianze nell'accesso alle cure e su una maggiore integrazione tra prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico". (Quotidiano Sanità)
Buffon, chi vincerà lo scudetto? Al Quirinale, dopo la cerimonia per “I Giorni della ricerca”, tutti vogliono il selfie con Gianluigi Buffon. “Sono juventino e mia figlia di nove anni stravede per lei”, lo avvicina il ministro alla Sanità Orazio Schillaci. (la Repubblica)
È nostra responsabilità far sì che questi divari non si propongano nella lotta ai tumori. "Per consentire che l'efficacia dei risultati della ricerca non incontri ostacoli è necessario rimuovere e superare condizioni di divario territoriale. (la Repubblica)
ROMA (ITALPRESS) - "Ai nostri ricercatori, che sono avanguardia anche nel combattere il cancro, dobbiamo i progressi che stanno dando vita e speranza. Ci sono terapie più efficaci, con possibilità di cure mirate e quindi meno aggressive. (Il Sole 24 ORE)