Flying Flea, l'elettrico secondo Royal Enfield | Dueruote

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Dueruote ECONOMIA

Dopo molti modelli di successo sui mercati europei, Royal Enfield fa una scelta coraggiosa e investe in modo deciso sull'elettrico. Lo fa con il sottomarchio Flying Flea, lo stesso nome di una sua moto di successo degli Anni 40, di cui i primi due modelli riprendono alcuni stilemi. Il primo modello, denominato C6, combina un'estetica retro-futuristica con tecnologie di punta, come una forcella in alluminio forgiato e un quadro strumenti touchscreen (Dueruote)

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Opera infatti da oltre 123 anni. Il fatto di affondare le sue radici in un passato tanto lontano non gli impedisce però di guardare anche al futuro. (Red-Live)

Con un richiamo vagamente nostalgico al modello originale degli anni Quaranta, quando Royal Enfield era inglese, Flying Flea porterà sul mercato entro due anni una famiglia di modelli destinati prevalentemente all’impiego urbano. (La Gazzetta dello Sport)

Ciò non gli impedisce di guardare anche al futuro. E così, in occasione di EICMA 2024, fa il suo ingresso nell’universo delle moto elettriche con il lancio di un nuovo brand dedicato: Flying Flea. (EICMA)

Royal Enfield entra nel mercato delle moto elettriche e lo fa a suo modo, con una moto che riprende i concetti di accessibilità cari alla Casa di Chennai e li declina in una piattaforma si svilupperà anche in successivi modelli: svelata quindi la Flying Flea C6, che è anche il punto di inizio di un nuovo brand che nasce all'interno del mondo Royal Enfield dedicato alla mobilità "City+" ovvero mezzi ottimi per la città ma che puntano anche a essere divertenti e adatti anche a un uso spensierato. (Moto.it)

Presentato in anteprima mondiale ad Eicma 2024 il nuovo brand 100% elettrico di Royal Enfield, Flying Flea. (La Gazzetta dello Sport)

Sono due le novità a calamitare l’attenzione allo stand di Royal Enfield, marchio indiano che sta conoscendo uno sviluppo notevole negli ultimi anni. Il bicilindrico debutta su questo modello con una nuova messa a punto: offre una solida accelerazione fin dai bassi regimi, una risposta notevole dell’acceleratore e l’atteggiamento docile e reattivo come da tradizione. (Il Sole 24 ORE)