«Beccato»: il nuovo spot antievasione del governo

Governo a muso duro contro l’evasione. Arriva una serie di spot destinati a sottolineare il cambio di passo nei confronti di chi le tasse non le paga e pensa di farle pagare alla collettività. Dopo lo spot sul concordato preventivo biennale, finalizzato a convincere 4,7 milioni di partite Iva che l’accordo con il Fisco «conviene al Governo, conviene a te», nei prossimi giorni arriva una nuova campagna per sensibilizzare alla dichiarazione e al pagamento delle tasse. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo spot contro l'evasione diffuso dal governo va contro il profondo Dna liberale della coalizione di centrodestra, perché esalta un'attività poliziesca di repressione, rappresenta l'evasore tipo come il tronfio plutocrate capitalista che una certa sinistra vuole descrivere e va nella direzione dei regimi che, quando le cose non vanno, individuano un nemico per il popolo (il Giornale)

Un po’ preoccupato perché pochi lavoratori autonomi stanno accettando il nuovo patto con il fisco sulle tasse da pagare, il governo Meloni passa alle maniere forti. A giorni inizierà a circolare sulle reti radio e tv pubbliche uno spot contro l’evasione fiscale. (Corriere della Sera)

"Da oggi la bella vita è finita", lo spot del governo sull'aumento dei controlli contro l'evasione (La Stampa)

«Beccato: l’evasione si paga», ecco il nuovo spot del Mef contro «i furbetti» – Il video

Il claim dello spot è “L’evasione fiscale si paga. Da oggi ancora più controlli e sempre meno evasori”. (Governo)

È quella di un cliente. Al cameriere ordina di tutto. (il Giornale)

«Bella la vita di un evasore, non dichiara niente e vive sulle spalle degli altri». L’ultimo spot pubblicitario finanziato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze è una vera e propria stigmatizzazione di chi non versa le tasse dovute. (Open)