Puff Diddy, la vicenda processuale del rapper diventa una docuserie su Netflix prodotta da 50 Cent
Le vicende giudiziarie che hanno coinvolto Puff Diddy nelle ultime settimane diventeranno una docuserie che sarà distribuita da Netflix. L’ annuncio è stato dato da 50 Cent, altro personaggio iconico dell’hip hop americano, che reciterà nella serie e sarà anche il principale finanziatore e produttore del progetto. La regia sarà affidata ad Alexandria Stapleton, già vincitrice di un Emmy. Il rapper ha precisato che parte dei proventi raccolti dalla serie saranno devoluti ad associazioni che difendono le vittime di abusi e violenze sessuali. (la Repubblica)
Su altri media
Ricevere questo tipo di materiale non richiesto è abbastanza comune per i reporter di grandi gruppi mediatici con indirizzi e-mail accessibili. Negli ultimi anni, questo particolare interlocutore mi ha scritto più o meno le stesse cose su O. (Vanity Fair Italia)
Puff Daddy ha sguinzagliato gli avvocati per un nuovo appello contro la decisione del giudice federale di tenerlo in prigione, in attesa del processo per accuse di traffico sessuale. (Il Fatto Quotidiano)
Gli avvocati di Sean “Diddy” Combs, attualmente in stato di arresto e su cui pendono varie gravi accuse tra cui violenza sessuale e tratta ai fini dello sfruttamento sessuale, hanno chiesto nuovamente che il loro cliente sia rilasciato su cauzione. (Rolling Stone Italia)
Il procuratore texano Tony Buzbee ha dichiarato in una conferenza stampa martedì 1° ottobre di rappresentare 120 persone (60 donne e 60 uomini) che hanno intenzione di denunciare il rapper 54enne. (leggo.it)
Più di 100 tra uomini e donne pronti a testimoniare contro Diddy: tutte le nuove accuse Più di 120 persone hanno chiesto di intentare causa contro il rapper per prostituzione forzata, aggressione, sequestro di persona e abusi su minori. (Fanpage.it)