Maduro, il dittatore che sposta pure il Natale
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Natale spostato d’autorità al 1° ottobre in Venezuela «per festeggiare insieme pace, gioia e sicurezza». È l’ultima trovata del dittatore Nicolás Maduro, che quest’anno ha deciso di superarsi: nel 2023 il Natale di Gesù Cristo era già stato anticipato ufficialmente al 1° novembre. Ma l’urgenza manifestata stavolta ha in realtà una duplice e assai pratica spiegazione, che va oltre l’apparente pagliacciata latino americana (il Giornale)
La notizia riportata su altri giornali
“Il Natale inizia per tutti il primo ottobre e quest'anno è arrivato con la pace, la gioia e la sicurezza”, ha detto Maduro, che già in passato aveva anticipato il Natale: lo scorso anno al primo novembre, ma mai così presto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il Presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha annunciato di voler anticipare i festeggiamenti del Natale al 1 ottobre, cercando di smorzare le tensioni politiche nel Paese dopo le elezioni. Non è la prima volta che questo accade: era già avvenuto nel 2013, nel 2020 e nel 2021. (Geopop)
Per decreto, il Natale inizierà l’1 ottobre nel paese sudamericano dove il regime chavista ha messo in atto la più grande frode elettorale di tutti i tempi. «È settembre e già si sente profumo di Natale!», ha dichiarato sorridendo il dittatore del Venezuela annunciando che anche quest’anno Gesù Cristo nascerà prima a Caracas. (Tempi.it)
"Il Natale è una festa universale. Questa festività non deve essere utilizzata per scopi propagandistici o politici particolari" affermano i vescovi. (Il Messaggero Veneto)
Per questa ragione quest'anno, in omaggio a voi, come forma di riconoscenza nei vostri confronti, anticiperò il Natale al primo di ottobre. La decisione è stata comunicata lunedì sera nel corso di un intervento nel suo programma televisivo 'Con Maduro +' sul canale Globovisión: “È settembre e già si sente profumo di Natale. (Il Giornale d'Italia)
In Venezuela Natale a ottobre, a Gaza la manna dei vaccini di michele farina (Corriere della Sera)