La norma per il raddoppio di stipendio ai ministri non parlamentari diventa figlia di nessuno. Meloni tace, Salvini non sa nulla, gli interessati: “Mai chiesta”
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L’ingiustizia sta per essere sanata, la dignità restituita, le diseguaglianze finalmente rimosse: finalmente i ministri non parlamentari potranno smettere di sentirsi sfruttati o comunque disprezzati rispetto ai colleghi che sono anche parlamentari. E’ noto che la maggioranza di centrodestra ha inserito nella legge di bilancio la norma che equipara le indennità dei componenti di governo che sono anche deputati e senatori a quelli che non sono stati eletti vale a dire quelli che non hanno corso alle elezioni ma anche quelli che hanno pure corso ma sono stati snobbati dagli elettori. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altre testate
Perché? Certo, è giusto retribuire adeguatamente la nostra classe dirigente, ma lo è altrettanto rivedere i salari di una classe operaia indispensabile per il Paese. (Avanti Online)
La struttura organizzativa del Ministero dell’Istruzione e del Merito rivela numeri significativi nell’ambito di un’analisi condotta da La Stampa sugli staff dei ministri non parlamentari. Stipendi dei ministri, paga più alta di 3mila euro, ma Valditara frena: “Non intendo utilizzare questa opportunità” Di (Orizzonte Scuola)
alcuni emendamenti per modificarlo. I relatori in questione sono quattro, uno per ogni partito che appoggia il governo Meloni: Ylenja Lucaselli (Fratelli d’Italia), Silvana Comaroli (Lega), Mauro D’Attis (Forza Italia) e Francesco Saverio Romano (Noi Moderati). (Pagella Politica)