Crediti fiscali inesistenti o non spettanti, quali sanzioni sono previste se vengono usati

I crediti fiscali possono essere utilizzati in compensazione per pagare le imposte, i contributi Inps ed altri oboli tributari. Nel momento in cui si effettuano questi tipi di operazioni, i contribuenti devono prestare la massima attenzione alle conseguenze di eventuali errori, che possono comportare delle sanzioni pesanti nel caso in cui ci dovessero essere degli accertamenti fiscali. A finire sotto la lente d'ingrandimento dell’Agenzia delle Entrate sono due diversi casi che si possono venire a verificare, che si possono sintetizzare nell'utilizzo di: un credito fiscale inesistente; un credito fiscale non spettante. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

Anche in virtù delle modifiche apportate dal “Decreto Sanzioni”, risulta opportuno porre l’attenzione sulle penalità “dedicate” alle diverse fattispecie di violazioni che riguardano le ritenute d’imposta, le quali variano a seconda che si tratti di omesso versamento, di mancata effettuazione delle… (Fiscal Focus)

Infatti, a decorrere dalle violazioni commesse dall’1.9.2024, l’infrazione dell’obbligo del versamento è punita in maniera uniforme con la sanzione amministrativa del 25% per ogni importo non regolarmente versato alla scadenza prevista. (Euroconference NEWS)

Tale interpretazione, sostenuta nella nota IFEL del 2 settembre 2024, appare censurabile e, se condivisa, potrebbe non restare circoscritta all’ambito della fiscalità locale. (Eutekne.info)

Novità fiscali del 2024: sanzioni più leggere dal 1° settembre

La disposizione citata, nella formulazione vigente sino al 28.6.2024, contemplava il cd. (Euroconference NEWS)

A cura di: Pierpaolo Molinengo (Infobuild)

Foto di Bruno (MeridioNews - Edizione Sicilia)