Gene Hackman, l'Alzheimer e la solitudine: «La settimana più lunga e disperata. È morto perché incapace di alimentarsi e chiedere aiuto?»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Si sarebbe potuto salvare, almeno lui? Se n’è andato per il cuore ballerino o perché rimasto solo, in balia dell’Alzheimer, incapace di alimentarsi e di chiedere aiuto? È morto per cause naturali, come dicono, ovvero per mancanza di cure? Adesso sappiamo che la settimana più lunga nella vita di Gene Hackman è cominciata quando sua moglie Betsy Arakawa ha esalato l’ultimo respiro nel bagno di casa, una villa da 4 milioni di dollari in fondo a una strada chiusa dentro il residence chiamato Santa Fe Summit, nello Stato del New Mexico, dove i corpi senza vita dell’attore e della pianista sono stati ritrovati il 26 febbraio 2025. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
Il mistero sulla morte di Gene Hackman e la moglie Betsy Arakawa sembra essersi risolto, almeno in relazione alle cause che hanno provocato il decesso dei due coniugi, ma restano comunque delle zone d'ombra. (Fanpage.it)
«In Italia abbiamo avuto rarissimi casi di pazienti con questo virus, io stesso ne ho visto uno solo nel 2001», dice il Professor Giovanni Di Perri, Direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Universita’ di Torino. (Vanity Fair Italia)
Uno dei protagonisti di questa terribile storia, fatta di sofferenza e solitudine, è proprio l'Alzheimer, di cui soffriva la star di Hollywood. Gene Hackman è morto sette giorni dopo Betsy Arakawa, sua moglie e caregiver. (leggo.it)
Le autorità del New Mexico hanno confermato le cause della morte dell’attore Gene Hackman e di sua moglie Betsy Arakawa. Hackman è deceduto per una grave malattia cardiaca, mentre Arakawa ha perso la vita a causa di un’infezione da hantavirus. (Orgoglionerd)
L'attore come è noto è stato trovato senza vita nella sua abitazione di Santa Fe insieme alla moglie, anche lei deceduta prima del marito. Il pacemaker di Hackman si è fermato il 17 febbraio. (Liberoquotidiano.it)
Un omone alto quasi un metro e novanta che era stato marine, si era sposato due volte, aveva avuto tre figli e aveva vinto due Oscar impersonando quasi sempre un cattivo che però alla fine quasi non riesci a odiare. (napoli.corriere.it)