Cancellava le svastiche con lo spray, condannato a 4 mesi e 1.800 euro di multa
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Un anno fa un giovane di 31 anni, mosso da un gesto di civismo e di rispetto per i valori antifascisti, aveva cancellato alcune svastiche imbrattate nel centro di Massa, coprendole con uno spray. L'atto, accolto con favore da centinaia di cittadini e da diverse associazioni, è stato però sanzionato oggi on una condanna a quattro mesi di reclusione o a una multa di 1800 euro. Questa decisione, denunciata da Casa Rossa Occupata, ha suscitato indignazione e ha messo in luce l'assurdità di un sistema giudiziario che sembra premiare chi diffonde l'odio e punisce chi lo combatte. (gonews)
Su altri media
Condannato a 4 mesi o 1800 euro di multa, un 31enne che lo scorso anno coprì usando una bomboletta spray alcune svastiche in centro a Massa (Massa Carrara) e che era stato denunciato per imbrattamento. (La Repubblica Firenze.it)
Condannato a 4 mesi di carcere e 1.800 euro. Il 20 dicembre scorso aveva preso la bomboletta spray e aveva cancellato i segni nazisti in pieno giorno, di fronte a diversi testimoni. (leggo.it)
“In pieno giorno, ‘armato’ di bomboletta spray e a viso scoperto cancellò in centro a Massa diverse svastiche – scrivono -. Condannato a 4 mesi o 1800 euro di multa, un 31 enne che lo scorso anno coprì, usando una bomboletta spray, alcune svastiche in centro a Massa Carrara e che era stato denunciato per imbrattamento. (Il Fatto Quotidiano)
Dario Buffa contesta soprattutto il fatto che il suo gesto di cancellare una svastica sia stato equiparato di fatto a chi quella svastica l’ha disegnata. (Fanpage.it)
Il reato contestato? Aver cancellato con una bomboletta spray alcune svastiche che erano state disegnate al mercato coperto. E’ quello che è successo a Dario Buffa: poco più di un anno fa era stato infatti denunciato alla Questura. (LA NAZIONE)
La notizia è stata accolta con sdegno dal collettivo (che per altro nelle settimane scorse è stato sgomberato dalla casa cantoniera di via Aurelia). “Cancellare una svastica non deve essere considerato reato, ma un atto eticamente, socialmente e politicamente giusto. (NoiTV - La vostra televisione)