A caccia di frodi d’arte con l’IA: sequestrati 2mila Warhol e Banksy falsi in Europa
Pisa — Tutto inizia dalla Cariatide in piedi di Modigliani. Gli annunci di vendita online scandagliati dal sistema informatico progettato dai carabinieri della Tutela patrimonio culturale (Tpc) e che si avvale da tre anni dell’intelligenza artificiale, avevano fatto rilevare, unitamente all’attenzione degli investigatori, una serie di opere false messe sul mercato, a prezzi eccessivamente bassi, da un imprenditore, un intermediario originario di Pisa. (La Repubblica Firenze.it)
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Case d’asta considerate compiacenti, un giro di falsi che se piazzati sul mercato avrebbero fruttato oltre 200 milioni. E poi una batteria di falsari scoperti in mezza Europa talmente bravi che «questa inchiesta è la più grande operazione a tutela di Banksy», dicono gli esperti dell’archivio dell’artista internazionale. (Corriere Fiorentino)
Maxi-sequestro dei Carabinieri: sgominata una rete di falsari internazionali che stavano per immettere sul mercato oltre 2.000 opere false di artisti come Warhol, Modigliani, Kandinskij, Klimt, De Chirico, Banksy e molti altri. (Finestre sull'Arte)
Si tratta dell’operazione “Cariatide”, così denominata per il celebre dipinto attribuito al pittore e scultore italiano Amedeo Modigliani e confiscato da parte dei Carabinieri del Nucleo TPC di Roma a un imprenditore pisano. (Artribune)
Sono più di 2 mila i «falsi Banksy» sequestrati dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Roma: tra questi anche «Dismaland 3D Rat» e «Dismaland Monkey Tnt», le due opere esposte all’M9 di Mestre nel corso della mostra dedicata all’artista britannico che, dal 23 febbraio al 2 giugno scorsi, ha attratto a sé più di 25 mila visitatori. (Corriere della Sera)
La Polizia Italiana, in una operazione straordinaria di livello internazionale, ha fatto crollare una rete di falsificazione d’arte che operava in tutta Europa. (Artuu)
– Un’inchiesta “transnazionale”, con sviluppi anche in Spagna e Belgio, partita da Pisa che ha scoperto un giro di opere d’arte contraffatte di notissimi autori soprattutto contemporanei (“perché più facili da riprodurre”), come scriviamo anche nelle pagine nazionali. (LA NAZIONE)