Detrazioni familiari a carico, ecco le novità introdotte dalla legge di bilancio dal 1° gennaio 2025
La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti novità sulle detrazioni fiscali per i familiari a carico. In questo articolo di approfondimento proviamo a fare chiarezza sulle novità che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2025. Scopri come cambieranno le regole e come calcolare la tua detrazione. La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto significative modifiche alle detrazioni fiscali, tra cui quelle relative agli altri familiari a carico. (Informazione Scuola)
Ne parlano anche altri media
La Manovra 2025 da una parte ridisegna gli sgravi relativi al cuneo fiscale, dall’altra conferma (almeno per ora) l’impianto Irpef a tre aliquote per tre scaglioni di reddito che già conosciamo. (Corriere della Sera)
Questa modifica,che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2025 (e quindi scatterà con la dichiarazione dei redditi da presentare nel 2026), non ha però effetto sui contribuenti con redditi inferiori a 75mila euro, i quali possono continuare a beneficiare delle detrazioni secondo le modalità degli anni precedenti, fino alla capienza fiscale. (LA NAZIONE)
Con la legge di Bilancio 2025, vengono riconsiderate le detrazioni per i figli a carico. Il nuovo limite di età è 30 anni: se più grandi, i figli non saranno più detraibili anche se non lavoratori (StartupItalia)
Fino a quest’anno il contribuente ha diritto a una detrazione teorica di 750 euro (da riproporzionare al reddito) per ogni familiare fiscalmente a carico convivente. La Legge di Bilancio modifica anche le detrazioni spettanti in busta paga per altri familiari a carico, vediamo come. (Orizzonte Scuola)
Con la manovra il governo ha preferito un taglio lineare degli sconti fiscali, piuttosto che scegliere quali detrazioni sono ancora utili e quali invece potrebbero essere cancellate. Rispetto alle premesse della vigilia, più che di fioretto si è deciso di lavorare di sciabola. (ilmessaggero.it)
Cambia, invece per i contribuenti con redditi superiori a 75mila euro annui, suddivisi in due fasce di reddito, ovvero tra 75 e 99mila euro e oltre i 100mila. Il limite massimo alle detrazioni spettanti si ottiene, dunque, moltiplicando l’importo base per il coefficiente previsto per il numero di figli a carico presenti nel nucleo. (LA NAZIONE)