Ma con quale faccia criticate Trump?
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Ma con quale faccia i media europei rimproverano Trump di cedimenti a Putin e passano il tempo a criticare il dialogo Usa-Russia? Con quale faccia? Per un ventennio hanno taciuto dolosamente all’opinione pubblica di un intero Continente (il nostro). Muti come pesci davanti ai progetti che i Paesi Baltici definivano ufficialmente “I nuovi patti Ribbentrop-Molotov”. Zitti davanti ai gasdotti nei cui vertici sedevano manager europei. (Nicola Porro)
Su altri giornali
Spine e nodi di un intervento di pace europeo in Ucraina sono all’esame in queste ore, ma in realtà da mesi, negli uffici strategici delle capitali europee. E, ancora una volta, è in corso una dialettica non sempre serena tra il livello politico e quello tecnico-militare. (ilmattino.it)
NEW YORK. Il suo saggio Sulla guerra è stato pubblicato 30 anni fa, ma ultimamente ha visto un’impennata delle vendite. (La Stampa)
Una truffa architettata per rifilare ai cittadini europei il medesimo Piano di Riarmo, ma sotto mentite spoglie, ideato da Ursula von der Leyen. Non bastava il ReArm Eu da 800 miliardi di euro, simpaticamente rinominato per la vergogna Readiness 2030, dove Prontezza sta più che altro per destrezza. (LA NOTIZIA)
– Giorgio Cella, analista di politica internazionale per la Fondazione Med-Or, docente presso Unicollege Mantova e autore del libro ’Storia e geopolitica della crisi ucraina’, Putin invoca un governo Onu in Ucraina e “libere elezioni” prima della pace. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ma ora tutte le ipotesi, tutti gli scenari sono condizionati dal «fattore T», cioè dalle scelte più o meno umorali di Donald Trump. Il confronto tra i governi, di per sé, non è mai semplice. (Corriere della Sera)
L’Europa risponde all’annuncio di un silenzio delle bombe con la volontà di riarmo e lo stanziamento di nuovi aiuti militari all’Ucraina. Draghi lamenta il tradimento del “nostro maggiore alleato” e scandisce il proposito di “proteggerci difendendoci”. (Volere la luna)