Esplosione Calenzano, IT-alert in azione per la prima volta: com'è andato il primo test reale
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Nonostante il fatto che ci si trovi ancora in una fase di rodaggio del sistema, IT-Alert è entrato in azione per la prima volta in assoluto in concomitanza del grave incidente avvenuto nello stabilimento di Calenzano, in provincia di Firenze, durante la giornata di ieri, lunedì 9 dicembre. Stando a quanto riferito dai cittadini che si trovavano in un raggio di 5 chilometri dal deposito di carburanti Eni, il messaggio di pericolo è stato ricevuto intorno alle ore 11.45: ad occuparsi dell'invio, come previsto in casi del genere, sono stati i tecnici della Protezione civile preposti al controllo del sistema. (il Giornale)
Su altri media
È stato trovato il corpo dell'ultima persona dispersa in seguito all'esplosione del deposito Eni a Calenzano, in provincia di Firenze. Cinque in tutto le vittime, una ventina i feriti, di cui due ricoverati all'ospedale Cisanello di Pisa che destano "molta preoccupazione" secondo quanto detto dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. (Tiscali Notizie)
Lorenzo Insigne ha deciso di fare chiarezza su uno dei momenti più controversi della recente storia del Napoli. L’ex capitano azzurro, intervenuto ai microfoni di Radio Serie A, ha finalmente svelato i retroscena dell’ammutinamento che precedette l’addio di Carlo Ancelotti. (Napolipiu.com)
L’ex capitano azzurro si racconta in un’intervista esclusiva e chiarisce le voci sulla presunta invidia per il tricolore conquistato dai partenopei. (Napolipiu.com)
La Russa "Ci stringiamo al dolore delle famiglie vittime di Calenzano" 10 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Ieri, per la prima volta, il sistema di allarme pubblico della Protezione Civile It-Alert è stato utilizzato in un caso reale in seguito all’incidente nell’impianto Eni di Calenzano. Il sistema ha inviato un messaggio di allerta ai cellulari nel raggio di 5 km dall'incidente, informando la popolazione e invitandola a mettersi al riparo al chiuso (Sky Tg24 )
CALENZANO (FIRENZE). Omicidio plurimo colposo: è solo la prima ipotesi di reato dell’inchiesta della procura di Prato, condotta dal procuratore Luca Tescaroli e dal sostituto Massimo Petrocchi sulla strage nel deposito Eni di Calenzano, che ha causato cinque vittime, tre feriti gravissimi e altri 20 meno gravi. (La Stampa)