La scomoda eredità degli Elkann

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Dicembre 2024: Ottanta milioni di euro è il prezzo con cui il 19 maggio 2004 Marella Caracciolo ha venduto ai nipoti John, Lapo e Ginevra Elkann le sue quote della Dicembre, la società cassaforte dell’impero che fu di Gianni Agnelli. Ma manca l’originale dell’atto di compravendita, e il conto della Gabriel Fiduciaria da cui sarebbe dovuto partire il pagamento era stato chiuso due giorni prima, il 17 maggio, come dimostrerebbe il documento inedito, di cui Report è entrata in possesso, che rischia di pesare come un macigno sul processo civile che oppone gli Elkann alla loro madre, Margherita, la figlia di Gianni Agnelli, in merito all’eredità di Marella Caracciolo, la consorte dell’avvocato, deceduta nel 2019. (Rai Storia)

Ne parlano anche altri giornali

John Elkann è l’uomo più ricco e potente della famiglia Agnelli, un vero e proprio magnate della finanza e dell’industria. Ecco cosa ha studiato. (QuattroMania)

La Guardia di Finanza è andata a cercarli anche nello studio legale Stevens. I magistrati di Torino e Margherita Agnelli rispulciano i vecchi accordi del 2004 che fissarono l’attuale assetto dell’importo Exor in mano a John Elkann. (Milano Finanza)

Quella appartenuta a Gianni Agnelli è una collezione di quadri di inestimabile valore: più di 600 capolavori di arte moderna e contemporanea con artisti che vanno da Canova a Balla, fino a Monet e Picasso. (Corriere dell'Umbria)

Marella Agnelli e i doni ai nipoti: “Le lettere scritte dopo la morte”

Una cassaforte piena di segreti, la Dicembre dei fratelli Elkann, che permette il controllo dell'impero. Sono questi i temi con cui la questione dell'Eredità Agnelli torna al centro della puntata di Report, in onda questa sera sui Rai3. (Torino Cronaca)

Sono a corredo delle opere dal valore di oltre 5 milioni di euro e sono tre pensieri finiti in un pdf. Ne parlerà stasera Report. E nelle anticipazioni di oggi su Il Fatto Quotidiano si spiegano i dubbi della procura di Torino (Open)

Un grande amore doveva essere quello di nonna Marella Caracciolo per i suoi tre nipoti Elkann. Torino. (Il Fatto Quotidiano)