Retrospettiva 2024: nel tracollo globale del settore automobilistico, spicca il Molise nel male e nel bene

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Morti sul lavoro

Giunti alla fine di dicembre, non sussiste purtroppo nessun dubbio: per il settore automobilistico europeo in generale — e quello molisano, nello specifico —, il 2024 sarà ricordato come un annus horribilis, una catastrofe economico-industriale di dimensioni e portata epocali. Tra crolli delle vendite, accumulo di scorte invendute, licenziamenti di massa senza precedenti e ondate di cassa integrazione, l’industria dell’auto sta affrontando una crisi che scuote le sue fondamenta. (Primonumero)

La notizia riportata su altri giornali

Crisi di mercato e di vendite, scioperi e mobilitazioni sindacali contro chiusure di stabilimenti, cassa integrazione e licenziamenti, investimenti mancati o sbagliati da parte delle imprese, giravolte e speculazioni politiche. (sbilanciamoci.info)

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Il 2024 dell’automotive: i principali fatti economico-finanziari, tra licenziamenti e invenduto

Forvia, azienda produttrice di cruscotti, pannelli porta e sistemi di scarico, ha dichiarato a febbraio che taglierà 10'000 posti di lavoro su oltre 75'000 unità in Europa entro il 2028. A novembre, Michelin ha dichiarato che avrebbe chiuso due fabbriche francesi che producevano pneumatici per autocarri e furgoni. (Corriere del Ticino)

In soli dodici mesi, il settore ha registrato oltre 150.000 licenziamenti, con un’ondata di chiusure di stabilimenti e fallimenti che hanno travolto sia i giganti del mercato come Volkswagen e Stellantis, sia l’indotto rappresentato da fornitori storici come Bosch e Continental. (Primonumero)