Tregua di Putin e Iran nucleare: le partite più difficili di Trump

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Domani ESTERI

Da una parte decine di giornalisti, dall’altra poliziotti e agenti di sicurezza. Era affollato il piccolo marciapiede davanti alla residenza dell’ambasciatore del sultanato dell’Oman, su via della Camilluccia a Roma. È passato a sorpresa anche un Matteo Salvini in versione casalingo, in bermuda e con in mano le buste della spesa. Ma intanto nella sede diplomatica omanita è andato in scena il secondo round di colloqui tra Iran e Stati Uniti sul nucleare. (Domani)

Ne parlano anche altre testate

Anche se il contenzioso sul nucleare iraniano è materia tristemente seria, la politica internazionale può avere risvolti adatti talvolta a sconfinare nella cinematografia, in film capaci nei suoi personaggi di descrivere un’epoca. (Corriere Roma)

Nell’attesa del prossimo round in Oman, previsto per il 26 aprile, il ministro degli Esteri della Repubblica islamica Abbas Araghchi ha confermato di aver avuto una conversazione telefonica con il vicepremier Antonio Tajani nella tarda serata di ieri, durante la quale ha condiviso i dettagli dell’incontro tenutosi a Roma (il Giornale)

Siamo riusciti a raggiungere una migliore comprensione sui principi e gli obiettivi. È stato deciso infine di entrare nella successiva fase, ossia da mercoledì cominceranno gli incontri tra i tecnici delle parti… e poi le delegazioni si incontreranno il prossimo sabato per analizzare il lavoro dei tecnici e vedere quanto siamo vicini a stabilire i principi di un accordo». (Il Manifesto)

Maria Luisa Fantappiè, responsabile del Programma Mediterraneo, Medioriente e Africa dell’Istituto Affari Internazionali (IAI), è intervenuta a Spazio Internazionale, la rubrica di Radio Radicale condotta da Francesco De Leo. (Affarinternazionali)

Ministro Tajani, come è andato questo round di colloqui? Crede in un’intesa tra i due avversari? Prima dell’intervista, Antonio Tajani mostra il grande salone della Farnesina che due giorni fa si è fatto navata per la messa della settimana santa. (esteri.it)

Il vicepremier ha provato a schivare le domande, ma ha poi commentato: "Mi auguro che vada tutto bene e che il nucleare si usi per scopi civili, non militari", prima di allontanarsi con le buste in mano. (Tgcom24)